rotate-mobile
Cronaca

Stalking, pedinamenti e minacce di morte a 4 studentesse: parrucchiere in manette

Tutto sarebbe partito ad aprile, quando l'uomo sarebbe stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti

Lui gestiva un'attività di parrucchieri al piano terra, loro quattro abitavano nell'appartamento sovrastante: alla fine il 57enne ravennate è finito in manette con l'accusa di atti persecutori. Tutto sarebbe partito ad aprile, quando l'uomo sarebbe stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti: poi, nei giorni scorsi, la denuncia da parte delle quattro studentesse che lamentavano come l'uomo, dai primi giorni di aprile, avesse iniziato a infastidirle, fino ad arrivare a offenderle e addirittura a minacciarle di morte, perchè convinto che fossero coinvolte in qualche modo nel suo arresto.

IL VIDEO>> "Ti spacco tutti i denti": le inquietanti minacce dello stalker alle studentesse

Ma non si sarebbe limitato a questo: il 57enne, infatti, avrebbe fatto delle scenate in strada a Mezzano, sotto l'appartamento delle quattro, urlando minacce di morte, mostrandosi violento e cercando più volte di introdursi nell'abitazione delle ragazze, pedinandole e creando in loro un grosso disagio e uno stato di paura tale da portarle, infine, a cambiare abitazione. Giovedì mattina l'uomo è stato denunciato a piede libero dal personale delle volanti, in quanto trovato in possesso di un coltello e uno stiletto a bordo della sua auto. Le indagini avrebbero consentito di acquisire dei filmati delle videocamere che ritrarrebbero il ravennate in atteggiamenti ingiuriosi, minacciosi e persecutori nei confronti delle quattro vittime. L'uomo è stato infine arrestato e trasferito al carcere di Ravenna. Venerdì mattina il Gip ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’indagine, Angela Scorza, convalidando l’arresto e disponendo la custodia cautelare in carcere dell’uomo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stalking, pedinamenti e minacce di morte a 4 studentesse: parrucchiere in manette

RavennaToday è in caricamento