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Cronaca Bagnacavallo

Partono da Villanova le iniziative per l'anniversario della Liberazione

Prendono il via martedì da Villanova le iniziative organizzate da Comune di Bagnacavallo, Comitato Permanente Antifascista e Consigli di Zona per celebrare il 68° anniversario della Liberazione

Prendono il via martedì da Villanova le iniziative organizzate da Comune di Bagnacavallo, Comitato Permanente Antifascista e Consigli di Zona per celebrare il 68° anniversario della Liberazione. Alle 10 in piazza Tre Martiri si terrà Segni di Liberazione, con musiche, bandiere e fotografie. Alle 18 è poi in programma un incontro presso il Cimitero dei Canadesi per una commemorazione dei Caduti per la libertà con musiche, parole, silenzi e luci. Parteciperà l’assessore Angela Rossetti.

L'iniziativa è organizzata dal Consiglio di Zona in collaborazione con gruppo Amici dei Canadesi, Mercatino della Solidarietà, Anpi Villanova e Circolo Arci Casablanca. Le iniziative del 68° anniversario della Liberazione proseguiranno mercoledì 12 dicembre a Glorie, venerdì 21 e sabato 22 dicembre a Bagnacavallo e si concluderanno domenica 23 dicembre a Masiera.

Inoltre, sempre in occasione delle celebrazioni per il 68° anniversario della Liberazione, martedì 18 dicembre alle 21, nella Sala Blu del Palazzone, Villanova ricorderà l'arciprete don Giovanni Melandri a quarant'anni dalla scomparsa con l'incontro Cooperazione e Liberazione – La cooperazione ieri e oggi. Interverranno il professor Rocco Cerrato dell'Università di Urbino, Eugenio Melandri, nipote di don Melandri ed ex europarlamentare e Secondo Ricci, presidente del Credito cooperativo ravennate e imolese. Parteciperà il sindaco di Bagnacavallo Laura Rossi.

Nel corso della serata verrà distribuito in anteprima l'opuscolo Ancor viva e cara... La memoria di Don Giovanni Melandri a 40 anni dalla scomparsa, curato da Gian Luigi Melandri e finanziato dalla Bcc ravennate e imolese. Scomparso il 7 ottobre 1972 all'età di 92 anni, don Giovanni Melandri è per tutti i settant'anni del suo sacerdozio molto impegnato nelle sue comunità, stando accanto alle persone e costituendo un solido riferimento in anni difficili come quelli delle due guerre mondiali e del ventennio fascista.

Dal 1907 al 1914 è presidente della Federazione delle Casse Rurali di Faenza. Nel 1936 viene nominato arciprete a Villanova di Bagnacavallo. Partecipa al locale Comitato di Liberazione Nazionale e alla Giunta popolare, che cercherà di accompagnare concretamente Villanova nell'uscita dal secondo conflitto mondiale. Nel 1967 riceve da papa Paolo VI la nomina a "Prelato Domestico di Sua Santità col titolo di Monsignore" e una medaglia d'oro da parte del Comune di Bagnacavallo "al merito civile e sociale".

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