rotate-mobile
Cronaca Faenza

Imbrattata la statua del Passatore a Faenza: indagini della Polizia in corso

Nei giorni scorsi la statua del brigante Stefano Pelloni è stata oggetto di atto vandalico. Ferme condanne dal mondo istituzionale, Italia Viva presenta una mozione

“Contro il nulla che avanza. Passatore Stupratore Geltrude Artusi non riposa, Faenza giù la maschera”. Queste le parole che rosse campeggiavano su uno striscione bianco appeso nelle vicinanze della rotonda del Passatore, all’incrocio tra via Firenze e il parco della punta degli orti Veniero Lombardi di Faenza all’alba dell’8 marzo, la giornata internazionale della Donna.

Sulla rotonda la statua del brigante Stefano Pelloni, figura di ottocentesca memoria e protagonista di innumerevoli canti e storie popolari, è stata imbrattata nella notte tra il 7 e l’8 marzo con della vernice nera a oscurarne il volto, noto questo a tutti i romagnoli perché ripreso anche nelle etichette del Consorzio Vini di Romagna, che tutela le produzioni vitivinicole territoriali. 

Lo sfregio riporta alla memoria l’incursione del Passatore prima nel teatro di Forlimpopoli e successivamente, attraverso uno stratagemma, all’interno della casa della facoltosa famiglia del Pellegrino Artusi il 25 gennaio 1851. Quella notte si racconta che furono diverse le persone rapinate all’interno del teatro, e che la sorella del Pellegrino, Gertrude appunto, subì violenza. Un evento che, come ricordano i racconti dell’epoca e le indagini storiche giunte fino ai nostri giorni, segnò non solo la donna - la quale non si riprese mai, impazzì e fu internata in manicomio - ma anche la famiglia stessa, che quell’anno si trasferì a Firenze. 

Non è un segreto che la storia del Passatore sia costellata di delitti, rapine e violenze così come di fughe, anche attraverso la connivenza e l’aiuto di tanti. Nessuno però aveva prima d’ora imbrattato una statua a lui intitolata, peraltro dai significati molto differenti nel periodo moderno, rispetto alla storia del Pelloni stesso, e il gesto quindi, anche alla luce del volantino ritrovato e dello striscione appeso poco distante potrebbe avere connotati, riferimenti, orientamenti e matrice assai più definita, presumibilmente anarchica.

Nei giorni scorsi sono state differenti le reazioni in seguito all’atto vandalico, sul quale ora sta indagando la Polizia di Stato. L’amministrazione comunale ha condannato il gesto, così come il consigliere di Italia Viva Alessio Grillini, che ha presentato un’ordine del giorno da discutersi al prossimo consiglio comunale dal titolo “Tutela del Passatore” in cui si chiede di “mettere in campo iniziative sul Passatore, affinché da un lato possa essere correttamente disegnato il personaggio, anche con le sue ombre, ma d’altro canto, possa essere evidenziato quanto il simbolo, slegato dalle vicende umane, sia vitale per il territorio”, e di “dare inizio ai lavori, come peraltro già indicato in consiglio comunale su nostra iniziale richiesta, per la realizzazione, e istituzionalizzazione, della rotonda del passatore, che merita una importante conferma nel suo legame con la città, in memoria anche di chi in passato, ha reso famosa la Faenza nel mondo con questo personaggio”.

La rotonda del Passatore verso via Firenze, infatti, è stata attribuita dalla commissione toponomastica comunale per celebrare la ‘100 Km del Passatore’ visto che da quel luogo transitano i podisti prima di giungere in Piazza del Popolo. Proprio l’associazione sportiva che organizza l’ultramaratona Firenze-Faenza, sarebbe anche proprietaria della copia della statua installata sulla rotonda e imbrattata alla vigilia della festa della donna.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imbrattata la statua del Passatore a Faenza: indagini della Polizia in corso

RavennaToday è in caricamento