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Martedì, 30 Maggio 2023
Cronaca Alfonsine

La pasticciera che insegna ricette ed emozioni: "Voglio portare la mia dolcezza in tutta Italia"

Dopo aver perso il lavoro, Erika è 'rinata' mettendosi in proprio e proponendo corsi di pasticceria online e in presenza: "Quello che insegno è trasformare le emozioni in ingredienti"

Le difficoltà della vita vanno gestite con dolcezza. Questa è la filosofia di Erika Morini, esperta pasticciera di Alfonsine che, dopo anni di studio e gavetta, ha perso il lavoro, ma invece di rassegnarsi ha deciso di mettersi in proprio e realizzare il proprio sogno. Così è arrivata la svolta. Dal 2022 Erika propone corsi di pasticceria a tutti gli appassionati di cucina e gastronomia, ma i suoi laboratori vanno ben oltre gli aspetti pratici delle ricette e cercano anzi di rispondere ai bisogni delle singole persone. Ogni ingrediente va quindi ricercato per andare incontro a precise esigenze, ascoltando le emozioni di ciascuno.

Erika, come è nata questa tua avventura?
Sono rimasta a casa da lavoro nel boom del Covid, allora ero aiuto pasticciere. Non ho lavorato per quasi 4 o 5 mesi, nel frattempo ho studiato e seguito corsi per aprire in futuro una mia attività, sempre nel mondo dei dolci. Poi sono stata assunta in un'altra pasticceria, ma dopo un anno l'azienda ha chiuso definitivamente. Era settembre 2021 e in quel momento ho voluto mettere a frutto tutto il mio studio e il mio lavoro. Sono partita dalla mia sensibilità e dalla mia dolcezza, che sono i miei talenti più grandi, e li ho uniti alla mia passione per la pasticceria. Ho progettato il mio blog e a inizio 2022 ho quindi lanciato la mia nuova avventura con un primo corso gratuito.

Come si svolgono i tuoi corsi? 
Propongo sia corsi online che in presenza. E in certi casi ho fatto anche degli e-book per chi preferisce approfondire a casa. C'è sempre un ascolto dei bisogni alla base dei miei corsi. Quello che insegno è trasformare le emozioni in ingredienti. Insomma, non solo si impara a fare una ricetta, ma do gli strumenti per modificar quella ricetta in futuro in base a come ci si sente. Lo ritengo importante, perché oggi sento che la dolcezza è vista spesso come negatività. 

In che senso?
Le persone dolci, gentili, vengono trattate come 'mollaccioni'. Invece io penso che la dolcezza sia la chiave di tutto e può essere dispensata anche attraverso la cucina. Nel mio piccolo cerco di cambiare qualcosa.

Ormai è circa un anno che ti sei lanciata in questa nuova avventura: qual è stata la risposta del tuo pubblico?
I corsi in presenza sono quelli che la gente preferisce. Parlando di emozioni la presenza è una necessità. I corsi in presenza che propongo sono per 5-6 persone alla volta. La condivisione tra queste persone, che non si conoscono, ma che insieme cucinano e si raccontano, è il feedback più bello. Tante persone mi seguono sul blog, ma i corsi online al momento sono meno frequentati. Forse proprio per il fatto di trasmettere sensibilità, emozioni, c'è bisogno di una presenza fisica. Comunque sono molto contenta. Mi piacerebbe portare in tutta Italia la mia dolcezza.

Hai il sogno di aprire una tua pasticceria?
Quello è un desiderio che ho sempre avuto. All'estero, soprattutto negli Stati Uniti e nel Nord Europa, è molto sentita l'esigenza di una ricerca di emozioni nei luoghi di produzione dei dolci. Mi piacerebbe aprire una piccola realtà dove l'emozione è legata ai dolci, magari seguendo la stagionalità, o raccontando un luogo attraverso gli ingredienti che lo rappresentano. È un sogno che conservo per il futuro.

Parlando di dolci, c'è una ricetta che prediligi?
Il mio cavallo di battaglia è la crema chantilly aromatizzata al geranio. Il geranio, a livello emozionale, è simbolo di amore universale. Ogni volta che c'è bisogno di un abbraccio o di un conforto quel dolce è il top. Del resto, la crema in Romagna va sempre forte.

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