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Cronaca

Patrick Zaki verso la scarcerazione, Ravenna in Comune: "Urgente la cittadinanza onoraria"

"Vogliamo che Zaki affronti la prossima udienza del suo processo da libero cittadino di Ravenna"

Finisce, dopo 22 mesi di carcere, la reclusione in Egitto di Patrick Zaki. Lo studente egiziano dell'Università di Bologna era stato incarcerato il 7 febbraio 2020 dopo l'arresto eseguito all'aeroporto del Cairo con l’accusa di diffusione di notizie false. Martedì, finalmente, è arrivata la svolta: con la terza udienza del processo, Zaki è stato scarcerato in attesa della prossima udienza, fissata per il primo febbraio.

La lunga prigionia di Patrick Zaki ha coinvolto tutto il Paese e soprattutto il territorio romagnolo grazie alla campagna dell'artista ravennate Gianluca Costantini, le cui immagini sono diventate simbolo della protesta italiana contro la lunga detenzione dello studente - e proprio nel giorno della liberazione di Zaki Costantini ha inaugurato alla niArt Gallery di Ravenna la mostra "The Social Drawing". Dunque, il processo giudiziario per Patrick Zaki non è ancora finito ma il ragazzo, incarcerato all'età di 28 anni e ormai 30enne, può finalmente uscire dal carcere di Tora nella capitale dell'Egitto.

Nel corso di questi 22 mesi di detenzione molte associazioni e autorità del territorio romagnolo si sono mosse per chiedere la liberazione di Zaki: nello scorso giugno il Consiglio Comunale di Faenza gli aveva conferito la cittadinanza onoraria, mentre un'analoga proposta è stata avanzata dalla lista Ravenna in Comune all'amministrazione ravennate, che oggi torna sull'argomento: "Patrick Zaki non dovrà attendere in carcere la prossima udienza del suo processo, rinviato al 1 febbraio - commentano da Ravenna in Comune - Condividiamo le parole del sindaco e restiamo convinti della necessità e urgenza del riconoscimento della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki come hanno già deciso altre 70 città italiane. La mobilitazione in favore del suo rilascio ha certamente svolto un ruolo fondamentale. Ed è importantissimo che prosegua senza fermarsi proprio adesso. Così come hanno invece "giocato contro" i messaggi contrastanti rispetto alla precedenza da darsi ai diritti rispetto all’economia. A livello nazionale: come andare avanti con la vendita di navi militari; o continuare a stringere accordi di estrazione di idrocarburi. Anche a livello locale però: come continuare ad incontrarsi con il Ministro del Petrolio egiziano come se nulla fosse dopo i casi Regeni e Zaki. Lo ha fatto più volte proprio de Pascale. L’ultima volta all’Omc lo scorso 28 settembre: il giorno della vergogna per Ravenna. Continuiamo dunque a chiedere che il consiglio comunale deliberi la cittadinanza onoraria per Patrick in modo da continuare con la pressione verso le autorità egiziane per il definitivo proscioglimento dello studente dell’Università di Bologna. Ci aspettiamo un sollecito riscontro in proposito da parte del sindaco: al primo febbraio manca poco più di un mese. Come Ravenna in Comune vogliamo che Zaki affronti la prossima udienza del suo processo da libero cittadino di Ravenna".

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