Patrik Zaki finalmente è libero, Gianluca Costantini cancella il filo di ferro: "Erano anni che lo volevo fare"
Per festeggiare la liberazione, l'artista ravennate ha pubblicato nuove vignette e ha realizzato un breve video in cui il filo di ferro che avvolge Zaki nella sua celebre vignetta sparisce
È arrivata ieri, inaspettata, una notizia tanto attesa: il presidente egiziano Al-Sisi ha concesso la grazia a Patrick Zaki. Il ricercatore appena il giorno prima era stato condannato a tre anni di reclusione, di cui quasi due già scontati. Dopo la condanna, erano stati diversi gli appelli per la concessione della grazia sia da parte del governo italiano che di quello degli Stati Uniti.
Lo studente egiziano dell’Università di Bologna era stato arrestato al Cairo nel febbraio del 2020. All’inizio del mese Zaki si è laureato con 110 e lode all’Università di Bologna discutendo la tesi da remoto in videocollegamento. Dopo la notizia della sentenza dall'Egitto, la città di Bologna si è ribellata con dure dichiarazioni di condanna e un presidio in piazza Nettuno al quale ha partecipato anche l'artista ravennate Gianluca Costantini, autore del celebre disegno che ritrae Zaki avvolto dal filo di ferro, realizzato a sostegno della battaglia per la sua liberazione ed esposto in molti spazi pubblici di Bologna e non solo.
Per festeggiare la liberazione del giovane, Costantini ha pubblicato nuove vignette. In una di queste, Zaki si mostra con ancora le manette ai polsi, ma con la catena finalmente spezzata. In un'altra, in bianco e nero, abbraccia le torri di Bologna sotto lo sguardo dei passanti. Oltre a questo, Costantini ha realizzato un breve video in cui il filo di ferro che avvolge Zaki nella sua celebre vignetta sparisce: "Erano anni che lo volevo fare", ha detto il disegnatore ravennate.