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Cronaca Faenza

La faentina Sara Lusa conquista la 37esima edizione del Pavone d'Oro

Con un consenso unanime di pubblico e giuria sottolineato da applausi scroscianti, Sara ha sbaragliato le altre concorrenti della categoria C giunte in finale

E' la faentina Sara Lusa la trionfatrice assoluta della 37a edizione del Pavone D'Oro intitolata a Don Italo Cavagnini, ideatore e fondatore della manifestazione. Con un consenso unanime di pubblico e giuria sottolineato da applausi scroscianti, Sara ha sbaragliato le altre concorrenti della categoria C giunte in finale. A Sara è andato lo splendido piatto in ceramica realizzato per l’occasione da Goffredo Gaeta e dalla sua Bottega D'Arte e una speciale intervista su Radio Rcb. La diciassettenne faentina, che frequenta la 4a Liceo Linguistico al Torricelli, ha presentato al Pavone D'oro il brano “Hello” di Adele incantando il pubblico in sala. “Da grande – afferma – vorrei poter lavorare nel campo della musica perché è la mia più grande passione, oppure entrare nel campo della scienza”. Nel frattempo, oltre a cantare in un coro e a partecipare a concorsi musicali presta servizio in parrocchia come catechista. Nel corso della finale, la giuria di esperti e il pubblico in sala hanno decretato anche la vittoria di Bianca Alma Cogliandro (Categoria C) che con la sua splendida interpretazione di “C'è tempo” di Ivano Fossati ha incassato il consenso unanime della giuria e riscosso un grande successo di pubblico. Bianca, 18 anni è alla sua ultima edizione del Pavone D'oro e ha dedicato il brano ai propri genitori perché “volevo ringraziarli per avermi trasmesso la passione per il canto”. Nata a Reggio Calabria, ma faentina d'adozione, frequenta il quinto anno del Liceo Linguistico Torricelli e, oltre a cantare, pratica pattinaggio artistico. 

GLI ALTRI PREMI - Sono stati poi assegnati anche i premi alle altre categorie. Giorgia Montevecchi (Categoria B2) per la sua interpretazione di Margherita di Riccardo Cocciante. Giorgia, quattordici anni, è una veterana del Pavone D'oro perché ha partecipato a ben 11 edizioni della manifestazione. Ha iniziato a cantare a 4 anni appena con il Pavone D'oro e un coro di voci bianche e da grande dice di voler fare la logopedista “per curare la voce di molte persone”. Vincitrice della Categoria B2 è stata invece la deliziosa Matilde Zama, vecchia conoscenza non solo del Pavone D'Oro, ma molto nota nell'ambiente musicale per aver partecipato allo Zecchino D'oro come concorrente prima e per aver fatto parte del piccolo coro dell'Antoniano poi. A questa edizione del Pavone d'Oro Matilde, a soli 11 anni, ha presentato il brano “Beautiful that way”, di Noa tema principale della colonna sonora del film di Roberto Benigni “La vita è bella”. Ultimo premio è andato per il secondo anno consecutivo a Sara Calamelli (Categoria A) per la sua interpretazione de 'Il Contadino” grande successo dello Zecchino D'Oro. Sara, 8 anni, frequenta la terza elementare alle scuole faentine Don Milani, ama la musica rock e pop e da grande vorrebbe fare la cantante.

Da segnalare (nella categoria A) la presenza di un'intera classe, la 2a C della Scuola Elementare Martiri di Cefalonia di Faenza che con “L'alfabeto delle cose belle” ha portato sul palco del Masini anche una splendida coreografia. Nel corso della serata, sono stati  consegnati anche il premio della critica ad Anna Argelli, il premio Simpatia a Michele Bartolini e il premio Fedeltá a Giorgia Tamburini. I piatti in ceramica consegnati sono stati realizzati da  Daniele Delfagio. Durante la manifestazione sono stati ricordati anche i vincitori del Pavone Rock 2017, i Purple Haze, e invitati sul palco i secondi classificati alla serata dedicata al rock, gli Over the Moon duo acustico composto da Marco Babini e Sara Lusa. Da ricordare anche l'esibizione di Simone Leonardi vincitore della scorsa edizione del Pavone D'oro.

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