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Cronaca

"Per il centenario Dante 2021 ormai non sono rimasti più soldi"

Il presidente del Parco Letterario Terre di Dante Ivan Simonini ha inviato una lettera al sindaco Michele De Pascale sul possibile taglio, in corso in Parlamento, dei finanziamenti statali per le celebrazioni dantesche del 2021

Il presidente del Parco Letterario Terre di Dante Ivan Simonini ha inviato una lettera al sindaco Michele De Pascale sul possibile taglio, in corso in Parlamento, dei finanziamenti statali per le celebrazioni dantesche del 2021. "Nella primavera 2016 alcuni Senatori presentarono un disegno di legge per assegnare 7,5 milioni di euro alle città dantesche di Firenze, Ravenna e Verona - scrive Simonini - Qualche mese fa, il Ministro Franceschini presentò invece al Governo un disegno di legge che, per le Celebrazioni dei Centenari di Leonardo 2019, Raffaello 2020 e Dante 2021, garantiva sì un finanziamento speciale di 7,5 milioni di euro ma da suddividersi tra le tre Celebrazioni e da spalmare negli anni 2018, 2019, 2020, 2021 (agli amministratori locali il Ministro assicurava il suo impegno per consolidare quella cifra e per rapidi tempi operativi). L'allora sindaco di Ravenna annunciò subito pubblicamente la sua determinazione di convocare i parlamentari romagnoli affinché agissero in Parlamento per far lievitare tali stanziamenti, giudicati, se non miseri, alquanto modesti e del tutto insufficienti per preparare un Centenario Dantesco all'altezza".

"O questa convocazione non ha avuto luogo o, se ha avuto luogo, sarebbe stato assai meglio che i parlamentari romagnoli non fossero mai stati convocati, visto il risultato ottenuto - insiste il presidente - Nè il Ministro, sul quantum, ha onorato l'impegno, essendosi la sua promessa rivelata mera propaganda. Infatti, nello scorso mese di maggio, la Camera dei Deputati ha approvato (su proposta di Franceschini) il disegno di legge con cui il Governo Gentiloni finanzierà (si fa per dire) le tre Celebrazioni. Invece di lievitare, i contributi statali sono stati drasticamente ridotti e più che dimezzati: da 7.5 a 3,5 milioni di euro. Questi tre milioni e mezzo saranno spartiti per le tre Celebrazioni ed erogati in 4 anni ai tre Comitati Nazionali (ognuno di massimo 15 membri). Per Dante: 150.000 euro nel 2018, 333.000 nel 2019, 333.000 nel 2020, 333.00 nel 2021. La "nazionalizzazione" del Comitato per Dante lascia pensare, per come si presume sarà formato, che tali risorse, prima di arrivare a Ravenna, si fermeranno a Roma o altrove: alla fine, per Dante a Ravenna, ci sarà poco più di niente".

"Se si celebra il Centenario della nascita di Dante è persino ovvio che la città capofila delle Celebrazioni sia Firenze. Ma se si celebra il Centenario della morte di Dante, la logica vuole che la città capofila sia Ravenna - conclude Simonini - Il disegno di legge approvato alla Camera è ora in Senato e, per quanto sia un po' tardi per modifiche in quella sede, una svolta positiva è ancora formalmente possibile. Il Comune di Ravenna e la Regione Emilia Romagna contano qualcosa per i senatori emiliano-romagnoli? Se sì, quei senatori, correttamente e rapidamente sensibilizzati, potrebbero decidere di muoversi per far ripristinare in aula i 7,5 milioni prima sbandierati".

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