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Cronaca

Per il Clima Fuori dal Fossile: "Rigassificatori, il nuovo 'modello Piombino' per aggirare i vincoli"

"Finora queste grandi opere  del gas, come gasdotti, rigassificatori, nuove centrali a gas e riconversioni centrali a carbone, dovevano passare un iter autorizzativo lungo e tortuoso", sottolineano gli ambientalisti

Gli ambientalisti della Campagna per il Clima Fuori dal Fossile proseguono la loro battaglia contro il rigassificatore. "Finora queste grandi opere  del gas, come gasdotti, rigassificatori, nuove centrali a gas e riconversioni centrali a carbone, dovevano passare un iter autorizzativo lungo e tortuoso, proprio per il notevole impatto a livello ambientale e sul territorio che hanno questi progetti. Erano coinvolti, oltre ai singoli Ministeri interessati, tutti gli enti territoriali e i cittadini, e non solo a livello consultivo, ma anche in grado di obbligare i committenti alle “prescrizioni” sui punti contestati della Valutazione d’Impatto Ambientale e nello scontro tra pareri diversi tra i Ministeri decideva la Presidenza del Consiglio dei Ministri".

"Infatti - viene spiegato - una Commissione Tecnica Via, composta da sessanta tecnici e scienziati, assicurava il supporto tecnico-scientifico al Ministero della Transizione Ecologica ed esprimeva un parere sui progetti presentati. L’Enel aveva provato a non assoggettare a Via la conversione a gas della centrale a carbone di Brindisi, la Federico II, ma il Ctvia aveva obbligato il progetto alla Via. Cosa è cambiato col progetto rigassificatore Fsru di Piombino e Ravenna? L’articolo 5 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, il cosiddetto Decreto Aiuti, stilato dal Governo sicuramente insieme a Snam, dava 30 giorni per presentare progetti di rigassificatori galleggianti, accordando 30 milioni l’anno per 20 anni a chi li realizzasse". 

"E nel nome di “interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti” il Dl deroga a tutta la procedura ambientale. Intanto è nominato un Commissario per 'un procedimento unico da concludersi entro centoventi giorni dalla data di ricezione dell’istanza'.  
Una semplificazione perfetta: le amministrazioni non devono fare troppe storie e possono solo chiedere integrazioni al progetto. Non ci sono prescrizioni degli enti, ma solo da parte del Commissario. Il Commissario, cioè il Presidente di Regione, è un Deus ex machina, decide tutto lui.  La non assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale deve essere autorizzata dalla Commissione Europea, che richiede la consultazione del pubblico come priorità per l’elusione della V.I.A. e che nei procedimenti sui rigassificatori italiani è concessa in termini ridotti (20-30 giorni) e senza una reale partecipazione dei territori alla decisione".

L'appello: "Fermiamo la speculazione sul gas. Fermiamo il “nuovo modello Piombino” che rischia di diventare la regola per ogni nuova infrastruttura legata al gas: gasdotti, centrali a gas, depositi, Prt, per eludere la procedura di impatto ambientale, che garantisce le prescrizioni e i controlli sulle opere".

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