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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Per non dimenticare: 50 studenti in visita ai campi di concentramento

Durante la permanenza in Polonia gli studenti visiteranno, oltre al campo di concentramento di Auschwitz e quello di Birkenau, la Cracovia ebraica e il Museo Schindler

Mercoledì un gruppo numeroso di studenti della provincia di Ravenna partirà in visita, per quattro giorni, ai lager di Auschwitz-Birkenau, nella Polonia meridionale, e a Cracovia. Dopo il successo delle scorse edizioni, anche quest’anno l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Ravenna, grazie al contributo economico dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e dell’Associazione Bella Ciao di Ravenna, è riuscito a organizzare un Viaggio della Memoria, dimezzando il costo a carico dei 49 studenti partecipanti provenienti da 9 istituti scolastici. Si tratta della parte formativa centrale di un percorso didattico avviato nei mesi scorsi con alcune classi quinte di istituti secondari di secondo grado di Faenza, Lugo e Ravenna.

Durante la permanenza in Polonia gli studenti visiteranno, oltre al campo di concentramento di Auschwitz e il campo di sterminio di Birkenau dove i nazisti tra il 1942 e il 1945 uccisero circa un milione di persone, la Cracovia ebraica e il Museo Schindler, luoghi-simbolo della Shoah. Il gruppo è composto da studenti frequentanti le classi quinte dei licei faentini “Torricelli-Ballardini” e “Alfredo Oriani”, dell’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Riolo Terme, degli istituti lughesi Liceo “Ricci Curbastro”, Polo Tecnico, Istituto Tecnico “Sacro Cuore” e degli istituti ravennati Istituto Tecnico “Giuseppe Ginanni”, ITIS “Nullo Baldini” e Liceo Artistico “Pier Luigi Nervi”, accompagnati da quattro docenti, dal direttore dell’Istituto storico di Ravenna Giuseppe Masetti e dalla consigliera regionale Manuela Rontini. Di ritorno dal viaggio il gruppo proseguirà l’itinerario didattico in vista del Giorno della Memoria 2018, per riflettere sull’esperienza vissuta e comunicare alle rispettive comunità di appartenenza quanto elaborato durante il percorso. Infatti l’obiettivo principale del progetto resta quello di formare testimoni di seconda generazione, in grado di continuare la trasmissione della memoria della Shoah.

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