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Cronaca

Aborto, medico indagato per falsa cartella clinica

Un medico del reparto di ginecologia dell'ospedale di Ravenna è stato iscritto nel registro degli indagati per la vicenda del feto espulso da una paziente mentre era nella propria abitazione a Ravenna

Un medico del reparto di ginecologia dell'ospedale di Ravenna è stato iscritto nel registro degli indagati per la vicenda del feto espulso da una paziente mentre era nella propria abitazione a Ravenna, a poche ore da un aborto terapeutico. Il pm Monica Gargiulo, titolare dell'inchiesta, ha indagato il medico con l'accusa di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici riguardo alla compilazione delle cartelle cliniche della donna.

Il magistrato ha affidato al medico legale Donatella Fedeli l'incarico di esaminare il feto.  C'è da chiarire la compatibilità tra quanto scritto nella cartella clinica sull'operazione di raschiamento e il reperto di una ventina di centimetri espulso dalla donna sul pavimento del suo bagno e che poteva corrispondere al feto. La donna e il compagno sono tutelati dagli avvocati Francesco Manetti e Lina Taddei, che hanno presentato querela contro il medico per lesioni colpose personali subite per imperizia.

Gli avvocati hanno chiesto alla magistratura di fare luce sulle presunte precoci dimissioni della paziente, uscita dalla sala operatoria l'8 febbraio alle 15.30 e dimessa due ore dopo. Nella notte la donna si è sentita male, tanto da espellere il feto attorno alle 3. L'indomani mattina la gestante é tornata in ospedale, dove è stata sottoposta a ecografia ginecologica da cui è emerso che non c'era più nulla. Il feto é stato fotografato e conservato in congelatore. Atrovarlo sono stati ì carabinieri e  il personale del118 quando il 10 febbraio sono stati avvertiti dalla donna.

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