Il personal trainer giunge a domicilio: "Abbiamo iniziato per combattere la crisi, ora per molti è irrinunciabile"
Un'esigenza nata per prevenire le chiusure, oggi fare palestra a casa con l'allenatore è per tanti una comodità fondamentale. Il personal trainer: "La richiesta è aumentata a dismisura"
Il lockdown causato dall'emergenza Coronavirus ha cambiato le abitudini di tutti noi. Lo sanno bene gli sportivi che, con impianti e palestre chiusi per lunghi periodi, hanno dovuto adattarsi a soluzioni diverse. C'è anche chi ha realizzato una palestra in casa propria, ma non tutti hanno gli spazi e la competenza per farlo. Ci sono, insomma, tante persone che avevano bisogno di fare palestra in sicurezza, ovvero protetti dal contagio, ma anche seguiti da una persona qualificata. Da queste esigenze, ma anche dalla necessità di lavorare, è nata l'intuizione di Karim Gharbi, presidente dell'associazione Dojo Gharbi con due palestre attive a Ravenna, che ha risposto alla pandemia e alle chiusure con un progetto di personal training a domicilio.
"Il progetto è partito a settembre 2020 con la riapertura delle palestre, per prevenire le perdite economiche derivanti di una eventuale seconda chiusura - racconta Karim, personal trainer ed ex atleta di judo - La seconda ondata, che impose la chiusura di tutti i centri fitness, mi stimolò a investire i guadagni dei pochi mesi di apertura e di training online in un'automobile usata da adibire a trasporto per attrezzi da palestra. Questo progetto mi dimostrò che potevamo rialzarci e ripartire più forti di prima".
Se l'atleta non può andare in palestra, la palestra arriva a casa dell'atleta, insieme al personal trainer. Karim spiega come funziona il servizio di personal training a domicilio: "Si può prenotare la propria lezione dalla mattina fino alle 20.30. Si tratta di un'ora di allenamento, con allungamento muscolare incluso, basato su un percorso personalizzato per ogni persona. Noi allenatori, dotati di Super Green pass e mascherina ffp2, arriviamo a casa dello sportivo con tutte le attrezzature igienizzate, portando ciò che serve a seconda delle singole esigenze". Dai manubri ai bilancieri, tutto il materiale utile per l'allenamento viene portato direttamente dall'allenatore.
Ora, a oltre un anno dall'inizio di quel progetto, Karim torna a riflettere sui risultati del suo progetto: "Sono decisamente contento, non mi aspettavo una crescita e una richiesta così intensa. Abbiamo sfruttato l'occasione di poter dare un servizio nuovo nel Ravennate che ancora non c'era". Un progetto che ha subito incontrato il favore di molti tesserati dell'associazione sportiva, ma che, con l'andare del tempo, ha raccolto l'interesse anche di persone nuove. Tanto che il progetto è continuato anche con la riapertura delle palestre. "E' diventato un punto fondamentale per noi. La richiesta è aumentata e alcuni si sono abituati a questa comodità. Un impegno che portiamo avanti parallelamente alla palestra".
"In un anno siamo arrivati ad estendere il nostro personal training a domicilio con 7 allenatori, tutti dotati di una automobile, con un carrello per portare gli attrezzi - prosegue Karim - Sono molto soddisfatto perché questo piccolo sogno, nato in un periodo di forte incertezza e tensione, ci ha dato possibilità di far crescere la nostra realtà". Certo, il periodo delle chiusure non è stato facile per le associazioni sportive del nostro territorio e anche Karim lo può testimoniare: "Nel nostro settore abbiamo patito una crisi bestiale con tutti quei mesi di chiusura. Noi avevamo tre sedi, ma una abbiamo dovuto chiuderla". Tuttavia, non è mai venuta meno la voglia di mettersi in gioco. "Sono sempre stato abituato ad andare avanti - conclude il personal trainer - anche il Covid è una sfida che ho voluto affrontare di petto, tentando con corsi online, palestra in spiaggia, e poi con gli allenamenti a domicilio".