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Cronaca

Trasportavano pesce avariato e senza documenti di tracciabilità: sequestrata una tonnellata di tonno

L'operazione è stata portata a termine dalla Guardia Costiera di Ravenna che ha bloccato il camion con il carico di pesce che poteva fruttare oltre diecimila euro

Erano detenuti e trasportati a bordo di un furgone, privi dei documenti comprovanti l’origine e la cattura, 25 esemplari di pregiato tonno rosso (Thunnus thynnus), pari a circa una tonnellata di prodotto. Il carico è stato individuato nella notte fra lunedì e martedì, presso la zona industriale in località Castel San Pietro Terme (BO), dai militari della Sezione polizia marittima della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Ravenna, intervenuti d’urgenza a seguito di una segnalazione fatta pervenire dai colleghi della Capitaneria di porto di Pescara.

Non è stato facile, ma anche grazie alla collaborazione della Sezione di Polizia Stradale di Bologna e di Modena, i militari sono riusciti dopo alcune ricerche a rintracciare il furgone, che si trovava all’interno di un parcheggio pubblico. I pesci, che sul mercato avrebbero potuto fruttare oltre diecimila euro al presunto trasgressore, non sarebbero stati accompagnati dal cosiddetto certificato di cattura del tonno rosso, documento previsto dai regolamenti comunitari in materia di pesca e tutela delle risorse biologiche del mare, che deve essere validato dall’Autorità marittima allo sbarco del pescato, ed accompagnare il prodotto in ogni fase della commercializzazione per garantirne la provenienza e la tracciabilità, e nello stesso tempo il rispetto dei limiti massimi di cattura.

Al trasportatore è stata contestata la violazione degli obblighi previsti dalla normativa europea e nazionale relativa a specie ittiche, tra cui il tonno rosso, soggette a piani pluriennali per la gestione della pesca, con applicazione della sanzione pecuniaria pari a 2667 euro, oltre alla sanzione accessoria del sequestro di tutto il prodotto in quanto non tracciabile. Il pescato, nel frattempo trasferito a Ravenna, è stato subito sottoposto a controllo igienico-sanitario da parte del Servizio Veterinario della locale AUSL, e sarebbe risultato non idoneo al consumo umano a causa delle cattive condizioni di conservazione, senza sufficiente ghiaccio, con gli esemplari a contatto diretto del pianale del furgone. Pertanto l’intero prodotto verrà avviato a distruzione da parte di una ditta specializzata, a spese del trasgressore. 

Il maxi sequestro di tonno rosso operato dalla Guardia Costiera di Ravenna-2

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