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Cronaca Faenza

Faenza, la battaglia contro il piano sosta continua: "Un fallimento del Comune"

Secondo gli esponenti del Movimento, "solo i commercianti che risiedono in piazza o immediatamente a ridosso sono gli unici che hanno avuto qualche vantaggio"

Il piano sosta? "Un fallimento dell'amministrazione ma soprattutto per il centro storico di Faenza". Così il "Movimento No Piano Sosta" a circa un anno dall'entrata in vigore, sostenendo che si tratta di "una medicina amarissima che il nostro centro storico non si meritava, ma la nostra amministrazione a meno di un'anno dalla prossima tornata elettorale si affanna ad esaltarne degli aspetti che sono tutt'altro che positivi in un continuo spot pre-elettorale".

COMMERCIANTI - Analizzano dal Movimento: "Grazie al maltempo e la rassegnazione dei cittadini, gli incassi per la sosta breve sono leggermente aumentati, le problematiche nel cercare un parcheggio per i residenti che rincasano anche in estate dopo le 17,30 permangono, per i residenti in zone limitrofe al piano sosta sono aumentati i disagi e pian piano vengono attivate nuove zone a disco orario. Ma il vero danno del piano sosta l'hanno subito i commercianti e gli operatori economici, quest'anno lamentano dei cali di fatturato impressionanti, ed è opinione diffusa che il piano sosta ha contribuito all'aggravio della crisi di frequentazione del centro storico, sia per modalità e sia per la tempistica di attuazione".

LE PROPOSTE - Secondo gli esponenti del Movimento, "solo i commercianti che risiedono in piazza o immediatamente a ridosso sono gli unici che hanno avuto qualche vantaggio perchè avevano già subito la zona pedonale permanente e in futuro sono quelli che hanno più probabilità di sopravvivenza soprattutto per la concentrazione delle attività. Ma basta spostarsi di qualche centinaio di metri fuori la zona pedonale e la musica cambia. Anche Noi ci siamo in parte rassegnati. Questa amministrazione aveva promesso dialogo e ascolto. C'è chi come Noi aveva organizzato proteste e tramite validi professionisti ha presentato un ampia e dettagliata relazione con proposte fattive, ma poi alla prova dei fatti l'amministazione non ha voluto accettare nessun nostro suggerimento. Anche le ultime proteste dei cittadini con petizioni, con le logiche ragioni per una viabilità stravolta e assurda come su via Naviglio, non ha portato a nessun risultato positivo".

"FINTO CONFRONTO" - Da Movimento riscontrano "purtroppo il finto confronto con quei cittadini propositivi a cui preme il bene della propria comunità al di fuori di logiche partitiche, in questi anni abbiamo constatato la logica della politica che non ammette ripensamenti, e così si continua nello stesso modo come è successo sul dibattito per salvare l'ospedale e adesso con l'avvio di un Regolamento Urbanistico Edilizio dove la maggioranza delle categorie coinvolte di professionisti hanno rilevato profonde criticità. Giusto per ricordarlo, il nostro comune è ai primi posti a livello regionale con la più elevata politica esattoriale sulle famiglie, piccole attività commerciali e artigianali, avendo imposto le più alte aliquote su Imu, Tasi, Tari, piano sosta, con rette degli asili fra le più alte e nello stesso tempo è pieno di debiti che si riporta in buona parte da gestioni precedenti".

GUADAGNI - Il Movimento analizza i guadagni dell'amministrazione: "Al momento le prime stime ufficiose indicano che gli incassi del piano sosta sono leggermente al di sotto 1,2 milioni di euro annuo preventivato. In realtà al netto nelle casse comunali dal piano sosta non arrivano nuovi introiti, perchè: circa 350 mila euro vanno alla ditta Movs che gestisce il servizio, 450 mila euro era il ricavo netto dei parcometri precedenti nella stessa zona, 200 mila euro derivavano dalle contravvenzioni per disco orario nella stessa zona, 220 mila euro sono spesi per il servizio di navetta gratuita da Piazzale Pancrazi al centro".

PROVENTI - "No Piano Sosta" ha anche illustrato le azioni messe in atto dal Comune con i proventi: "Al momento sembra riesca a pagare a fatica il servizio navetta gratuito, non per niente sono alla ricerca di finanziamenti regionali/provinciali. Il costo del servizio permane elevato, considerando che costa più di 500 euro al giorno, per trasportare mediamente 2 persone a viaggio, nei periodi di punta (maltempo)  raggiunge le 300 persone persone trasportate al giorno (150 andata/ritorno), l'unica  consolazione che almeno in questo caso il lavoro è gestito da una ditta faentina. Poi ci diranno che con i ricavi improbabili del piano sosta è stato realizzato anche la ristrutturazione del parco di San Francesco (costati 75 mila euro di cui solo 30 mila euro stanziati dal comune, gli altri a carico di sponsor e regione)".

"RISULTATI DELUDENTI" - Concludono dal Movimento: "Sono evidenti molti contrasti di gestione economica della nostra amministrazione, da una parte non si trovano i soldi per riparare le strade che sono delle groviere e non si riesce a manuntenere il verde pubblico, però nel frattempo si riesce a finanziare la realizzazione di un nuovo impianto con la costruzione di una nuova piscina comunale a gestione privata. La nostra è una voce critica e forse abbiamo semplificato alcuni concetti, ma la realtà è questa, le perplessità di come vengono amministrati i nostri soldi permangono, e Noi come tanti cittadini non ci siamo mai accontentati delle rassicurazioni del Sindaco quando ci diceva "vedrete come investiremo i soldi del piano sosta, ogni cittadino avrà modo di leggerlo e verificarlo sul Bilancio comunale", sarà, ma per ora i risultati sono molto deludenti e non ci sembra che questo provvedimento fosse necessario e stia rilanciando il centro storico".

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