Piazza Kennedy, Confcommercio attacca: "Un cronoprogramma fantasioso"
E' quanto commenta il presidente di Confcommercio Ravenna, Mauro Mambelli
SPADONI - Sulla questione interviene anche il consigliere provinciale Gianfranco Spadoni: "Giuste e pienamente condivisibili le analisi e le proposte del presidente comunale della Confesercenti su piazza Kennedy, e in particolare più che giusti i rilievi sui danni oggettivi subiti dai commercianti, ma temo che, oltre a rimarcare i ritardi e sollecitarne l’apertura, l’articolata nota del dirigente dei commercianti rappresenti solo una delle possibili chiavi di lettura".
"Purtroppo la piazza anche dopo la sua definitiva apertura, non avrà una destinazione d’uso tale da ristabilire flussi di persone dirette al centro, perché tali spazi difficilmente saranno utilizzati nel periodo invernale ma ancora peggio in quello estivo perché l’ammasso di cemento si trasformerà in una sorta di braciere - prosegue -. La modifica di questa piazza con il passaggio da “piazza anonima a soggiorno accogliente, ”è destinata invece a trasformarsi in un salotto desertificato i cui effetti negativi sono già stati toccati con mano da tutti gli operatori".
Per Spadoni "si tratta di un serio danno economico che i non pochi soggetti danneggiati, a cominciare da quelli situati nella piazza in oggetto, stanno subendo da parecchio tempo e, peraltro tale situazione, purtroppo, non sarà superata certamente con l’apertura della piazza, poiché, di fatto, non favorirà in alcun modo l’economia complessiva e non produrrà risultati diversi da quelli attuali. Purtroppo. Oltretutto, come già detto, chi subisce il maggiore danno è ancora una volta la categoria dei commercianti i quali, oltre al cosiddetto rischio d’impresa, vedono compromessa la loro abituale attività lavorativa per cause indipendenti dalla loro capacità di gestirla promuoverla".