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Cronaca Faenza

Picchiata dal marito anche se passava davanti alla tv: ma lei non lo voleva denunciare

La picchiava ripetutamente, con calci e pugni e pure con un manico di scopa. Anche per futili motivi, davanti al bimbo di appena 6 mesi: ma lei non lo voleva denunciare

NON USCIVA PER NON FARSI VEDERE TUMEFATTA - A quanto pare la donna, in passato, per le botte ricevute dal compagno aveva subito anche evidenti ematomi al volto che l’avevano costretta a non uscire dall’abitazione per non farsi vedere in pubblico e nonostante questo non aveva mai chiesto aiuto tantomeno si era mai rivolta al pronto soccorso, trovando conforto e solo dalla madre di lui che tuttavia non era riuscita a cambiare il comportamento del figlio.
   
L’EPISODIO CHIAVE - Nella tarda mattinata di venerdì è accaduto l’episodio che ha visto l’intervento dei carabinieri. Un vicino ha telefonato al 112 per le urla di disperazione provenire dall’abitazione della coppia, insieme al pianto ininterrotto del bambino. Sul posto si è precipitata una pattuglia che in quel momento si trovava in servizio perlustrativo a poca distanza dal condominio da cui era giunta la segnalazione. I militari dell’arma hanno trovato la donna in lacrime con arrossamenti evidenti sul volto, sul collo e sulle labbra nonché un forte ematoma alla tempia dovuto ai colpi in testa che il suo compagno le aveva inferto con un manico di scopa.

NON VUOLE DENUNCIARLO - Chiesto l’intervento del 118, un’ambulanza ha trasportato la donna assieme al figlioletto al pronto soccorso, dove, dopo le cure, è stata dimessa con una prognosi di sette giorni. Nel frattempo i carabinieri hanno raccolto “a caldo” le testimonianze dei vicini trovando conferme dei continui e violenti litigi della coppia. I militari dell’arma hanno poi accompagnato la 30enne in caserma per verbalizzare le sue dichiarazioni chiedendole se avesse intenzione di denunciare il compagno; la giovane donna si è rifiutata per le stesse ragioni per cui in passato non lo aveva mai fatto in passato: la necessità di dover stare con lui per poter mantenere il loro bambino vista l’impossibilità di potersi sostenere economicamente da sola.

ARRESTATO DAI CARABINIERI - I carabinieri, invece, vista la gravità dei fatti accertati hanno proceduto d’ufficio e lo hanno arrestato, valutata anche l’indole del 37enne violento, noto alle forze dell’ordine poiché già coinvolto in precedenti vicende giudiziarie per reati contro la persona ed il patrimonio, fra cui addirittura una condanna per “tentato omicidio” risalente a qualche anno fa, quando sempre a Faenza aveva ingaggiato un litigio con altri connazionali.

DIVIETO DI AVVICINARSI ALLA DONNA - Della vicenda e’ stato informato il pubblico ministero Stefano Stargiotti della procura della Repubblica di Ravenna, che ha disposto di trattenere il 37enne per la notte in camera di sicurezza. Questa mattina in tribunale a Ravenna, davanti al giudice Schiaretti che ha convalidato l’arresto per “maltrattamenti verso i familiari” e “lesioni personali aggravate”, l’uomo si è scusato dichiarandosi pentito per ciò che aveva fatto. Il processo è stato rinviato al 22 settembre per richiesta dei termini a difesa. Il giudice ha disposto come misura cautelare il divieto di avvicinamento alla vittima.

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