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Cronaca

'Pioggia nera', Ancisi (LpRa): "Protocollo non più attivo, in corso un indagine penale"

A fine novembre Arpae è intervenuta a seguito della ricaduta al suolo di polvere nera a nord della zona industriale di via Bassette di Ravenna

A fine novembre Arpae è intervenuta a seguito della ricaduta al suolo di polvere nera a nord della zona industriale di via Bassette di Ravenna. Il caso era stato segnalato da Lista per Ravenna in mattinata. Durante il sopralluogo è emerso che si è trattato di una fuoriuscita di carbon black (carbonio microcristallino utilizzato come pigmento per colorare la gomma) da un'azienda di via Baiona e, dai primi accertamenti di Arpae, non sembravano esserci state particolari conseguenze per l’ambiente.

"Non sicuri che tutto fosse andato per il meglio, abbiamo richiesto copia degli atti citati nella risposta alle sue interrogazioni, trovando conferma alla perplessità in quanto talune documentazioni richieste, prodotte il giorno stesso dell’evento, “sono coperte da segreto istruttorio” essendo “in corso una Comunicazione di notizia di reato da parte di Arpae”: dunque un’indagine giudiziaria - spiega il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi - Questi atti secretati sono il verbale redatto alle 9.30 da Arpae nel sopralluogo compiuto presso lo stabilimento dell'azienda; la comunicazione fatta dall'azienda ad Arpae alle 13.55; la segnalazione inviata alle 14.33 da Arpae al servizio Ambiente del Comune con posta elettronica. Tutto ciò lascia di conseguenza sospesa, in relazione a eventuali ipotesi di reato, la conoscenza dell’effettivo andamento dei fatti. Tra l’altro, non sappiamo neanche con certezza a che ora (notte o giorno) la fuoruscita di nerofumo sia avvenuta, prima che alle 8.20 se ne accorgesse il personale del Consorzio di Bonifica casualmente presente in zona".

"Dagli atti ricevuti abbiamo avuto conferma, come da noi anticipato, che il 27 novembre stesso, alle ore 12.00, Romagna Acque è stata informata da Rsi (Ravenna Servizi Industriali) “della presenza di polvere nera galleggiante sulla superficie dell’acqua nella canaletta ex Anic” - spiega Ancisi - Alle 13.00, Romagna Acque ha arrestato il prelievo di acqua da questa canaletta per non contaminare la filiera dell’acqua potabile. Dai successivi controlli “si è appurato che già alle ore 16.00 circa l’acqua contaminata era transitata oltre la presa di ingresso dell’acquedotto NIP1”, quello delle Bassette che serve le zone nord di Ravenna e del litorale. La riattivazione dell’impianto “al minimo funzionale” è avvenuta il giorno 29, “valutati i positivi riscontri di conformità delle analisi parziali in possesso al servizio”, preso atto “dell’avvenuto lavaggio e degli innumerevoli ricambi in termini di volume attuatisi nella canaletta”. Non cose da niente, dunque. La sorpresa negativa è stata invece la risposta alla nostra richiesta di “copia del Protocollo siglato il 19.9.2005 con le Pubbliche Autorità sulle Procedure di Emergenza nel comparto”. Ad esso si richiamano tuttora i moduli in uso nelle aziende del comparto di via Baiona facenti capo a Ravenna Servizi Industriali, da indirizzare ad Arpae, Comune di Ravenna, Ausl, Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto e Autorità Portuale per “Segnalazione di evento anomalo” (come, quanto meno, è stata la fuga di nerofumo in questione), mentre per “Emergenza estesa/esterna” la segnalazione va indirizzata anche a Prefettura, Questura, Protezione civile e Ravenna Soccorso. La risposta è stata che il protocollo “non è più attivo ma attualmente è in corso di redazione un piano di emergenza esterna che deve essere approvato dalla prefettura che tratterà però i rischi di incidenti rilevanti (non il nostro caso)”. Semplice anomalia interna o emergenza esterna, con tutti i rischi che gravano su questo comparto, sembra quasi incredibile. Ne chiederemo spiegazione al sindaco".

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