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Cronaca Alfonsine

"Più salute, meno smog": il flash mob di Legambiente e Bellalfonsine

"Il flash mob è stata anche l'occasione per puntare l'attenzione sulla necessità di rilanciare la mobilità sostenibile, e in particolare il trasporto ferroviario"

Con un flashmob per promuovere la mobilità sostenibile, Legambiente e Bellalfonsine hanno presentato l'iniziativa di venerdì 9 febbraio alle 20:45 a Palazzo Marini ad Alfonsine sui piani energetici e le comunità solari.

Nel 2014 l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha varato il piano energetico e i “piani d'azione per l'energia sostenibile” che individuano una serie di obiettivi ambiziosi per il miglioramento del rendimento energetico di abitazioni e siti produttivi, l'adozione di misure per il risparmio energetico, la produzione di energia da fonti rinnovabili. "Per raggiungere gli obiettivi dei piani energetici è necessaria una forte mobilitazione e adesione da parte della cittadinanza e delle aziende, in quanto molte delle misure necessarie riguardano direttamente le azioni dei singoli più che gli interventi da realizzare su edifici pubblici - spiegano da Legambiente - In altri centri abitati l'adozione di questi piani ha poi portato alla realizzazione di “comunità solari”, gruppi di acquisto e organismi in grado di consigliare e indirizzare i cittadini nelle scelte necessarie".

Com'è la situazione nella Bassa Romagna? Legambiente e Bellalfonsine hanno deciso di organizzare un appuntamento ad Alfonsine per discutere assieme a Leonardo Setti (Università di Bologna) dei risultati ottenuti in questi anni e delle prospettive per i cittadini. "Il flash mob è stata anche l'occasione per puntare l'attenzione sulla necessità di rilanciare la mobilità sostenibile, e in particolare il trasporto ferroviario - continuano dal movimento ambientalista - vista anche l'emergenza smog sempre più cronica in Italia: aria irrespirabile nelle grandi città con un 2017 da “codice rosso” a causa delle elevate concentrazioni delle polveri sottili e dell’ozono. A fotografare la situazione è Mal’aria 2018, il rapporto sull’inquinamento atmosferico nelle città italiane di Legambiente da cui emerge che nel 2017 in ben 39 capoluoghi di provincia italiani è stato superato, almeno in una stazione ufficiale di monitoraggio di tipo urbano, il limite annuale di 35 giorni per le polveri sottili con una media giornaliera superiore a 50 microgrammi/metro cubo. Un problema che non è però limitato alle grandi città e che richiede interventi strutturali e azioni ad hoc sia a livello nazionale che locale. Occorre ripartire da un diverso modo di pianificare gli interventi nelle aree urbane, con investimenti nella mobilità collettiva, partendo da quella per i pendolari, nella riconversione sostenibile dell’autotrazione e dell’industria, nella riqualificazione edilizia, nel riscaldamento coi sistemi innovativi e nel verde urbano, tutti temi che verranno affrontati nel corso dell'iniziativa di Palazzo Marini".

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