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Cronaca

Pizza patrimonio dell'Unesco? A Ravenna raccolte 3600 firme

Partita a Settembre dal Napoli pizza Village, la raccolta firme ha fatto il giro d’Italia. Nella sola provincia di Ravenna sono state 3.600 le adesioni alla petizione 'salva pizza'.

Sono state consegnate al Presidente della Commissione Italiana Unesco, Prof. Giovanni Puglisi, presso la sede Unesco di Roma in piazza Firenze, le oltre 200mila adesioni raggiunte in pochi mesi dalla petizione per chiedere l'inserimento dell'Arte della Pizza nella "Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità" con l’adesione della Coldiretti alla campagna lanciata sulla piattaforma Change.org insieme all'Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde dell'ex ministro dell'Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio che ha consegnato le firme insieme a Roberto Moncalvo, Presidente della Coldiretti, Franco Manna, Presidente di Rossopomodoro, Jimmy Ghione, Giuseppe Castiglione, Sottosegretario al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ed Elio Lannutti, Presidente dell'Adusbef

Partita a Settembre dal Napoli pizza Village, la raccolta firme ha fatto il giro d’Italia. Nella sola provincia di Ravenna sono state 3.600 le adesioni alla petizione 'salva pizza'.

Il riconoscimento dell’Unesco ha un valore straordinario per l'Italia che è il Paese dove più radicata è la cultura alimentare e la pizza rappresenta un simbolo dell’identità nazionale, è chiaro che garantire l’origine nazionale degli ingredienti e le modalità di lavorazione significa difendere un pezzo della nostra storia, ma anche la sua distintività nei confronti della concorrenza sleale. Un rischio diffuso all’estero e un’occasione per fare chiarezza anche in Italia dove secondo una analisi della Coldiretti quasi due pizze su tre (63 per cento) sono ottenute da un mix di farina, pomodoro, mozzarelle e olio provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori.
 
Dal 1 maggio 2015 l’Italia ospiterà l’Expo Universale: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, dedicata all’agricoltura e alla sostenibilità. È importante che nel marzo 2015 l’Italia, sbloccando la pratica ferma dal marzo 2011, formalizzi al Comitato Intergovernativo dell’UNESCO la candidatura dell’“Arte della pizza” che sicuramente è il prodotto della tradizione italiana più conosciuto al mondo, nella certezza che tal misura contribuirebbe a garantire l’origine italiana degli ingredienti e la qualità igienico sanitaria nella preparazione.
 
La raccolta firme continua anche nel mese di febbraio nei punti di raccolta e sul sito di Change.org:
https://www.change.org/p/proteggiamo-il-made-in-italy-la-pizza-come-patrimonio-unesco

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