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Cronaca

Poliziotti in fuga dal ravennate, il sindacato lancia l'allarme: "Costi delle abitazioni troppo alti"

"Non è solo un fatto di carenza di organici o di pessime leggi che incrinano il sistema sicurezza del Paese: la fuga dei poliziotti da città come Ravenna, Faenza e Lugo è anche legata al costo della vita e, in particolare, a quello delle abitazioni"

Provengono da più parti della provincia di Ravenna richieste di sicurezza appellandosi alle Forze di Polizia e alla Magistratura. La segreteria provinciale del Siulp, il sindacato italiano unitario dei lavoratori di polizia, lancia un appello preciso: "Non è solo un fatto di carenza di organici o di pessime leggi che incrinano il sistema sicurezza del Paese: la fuga dei poliziotti da città come Ravenna, Faenza e Lugo è anche legata al costo della vita e, in particolare, a quello delle abitazioni. È oggettivo il fatto che, a causa di stipendi bassi e di canoni di locazione elevati, i nuovi agenti che arrivano in questo territorio faticano moltissimo a reperire una sistemazione abitativa adeguata, considerato anche che gli alloggi nelle caserme vengono concessi solo per un breve periodo. Per tale non trascurabile motivo, tali operatori, appena possono, cercano di fare rientro al paese di origine, o comunque chiedono il trasferimento in una provinciale meno oneroso. Questo comporta che non appena vengono istruiti e formati, lascino il territorio ravennate per fare posto ai nuovi poliziotti privi di esperienza, e il ciclo di formazione ricomincia da zero".

Questo meccanismo di continuo e logorante turn-over, spiegano i sindacalisti, "incide molto sul livello di sicurezza di Ravenna e provinciale, poiché sovente viene a mancare quella conoscenza del territorio e delle problematiche connesse che solo anni e anni di servizio su strada e poi investigativo possono fornire all’operatore di polizia. Il controllo del territorio, che consiste anche nella conoscenza delle varie zone della città e dei relativi frequentatori, diventa patrimonio lavorativo per la Volante che pattuglia le strade a Ravenna, ma anche per chi, in seconda battuta, deve svolgere indagini di polizia giudiziaria per scoprire i responsabili di reati. Tutto questo patrimonio di polizia e sicurezza si perde con grave danno con gli agenti che lasciano Ravenna il prima possibile per i motivi anzidetti".

"Si potrà obbiettare che il problema della casa non è solo dei poliziotti, ma anche di tante altre persone e categorie di lavoratori, dato che riteniamo assolutamente vero, ma ciò fa parte delle politiche abitative sulle quali verosimilmente le autorità locali competenti stanno lavorando. Come Siulp siamo fermamente convinti che garantire un efficace sistema sicurezza abbia riflessi positivi su vari aspetti della nostra città, poiché le aziende sarebbero incentivate a investire: sarebbe probabilmente più invogliante aprire nuovi esercizi commerciali e per tanti locali sarebbe più semplice tenere aperto e funzionare regolarmente. Tanti proprietari di immobili, a Ravenna come in provincia, sono probabilmente spaventati dalle continue notizie che riguardano inquilini che non pagano l’affitto, creano danni alle abitazioni e sono difficili da sfrattare anche in presenza di motivazioni oggettive, situazioni per le quali probabilmente tante case pare siano vuote. È a loro che lanciamo questo appello, invitandoli a riflettere sul fatto che un poliziotto, pur avendo uno stipendio non esaltante, ma con una occupazione garantita nonché tutto l’interesse personale affinché la sicurezza sia garantita a tutti i livelli, anche quello domiciliare, sia una scelta affidabile - concludono dal Siulp - Tutti possono fare qualcosa per garantire la sicurezza, e quello che il Siulp auspica in merito al problema abitativo degli appartenenti alle forze dell’ordine potrebbe essere qualcosa di veramente costruttivo a beneficio di questa provincia".

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