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Cronaca

Polveri sottili e limiti al riscaldamento in casa: "Quali controlli sulle caldaie?"

L’allerta smog ha fatto scattare le misure emergenziali, tra queste l'abbassamento del riscaldamento fino a un massimo di 19 gradi in case, uffici e negozi e 17 in fabbriche e laboratori di artigiani

Nel solo mese di gennaio, nella città di Ravenna per ben 12 giorni è stato superato il livello di emissioni di polveri sottili oltre i 50 microgrammi al metro cubo d’aria. L’allerta smog ha fatto scattare le misure emergenziali: stop alle vetture diesel euro 4, al massimo 19 gradi in case, uffici e negozi, al massimo 17 gradi in fabbriche e laboratori di artigiani e anche divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli.

"Pensiamo che queste siano misure utili e necessarie, ma ancora limitate e pure limitanti, considerando soprattutto il fatto che la fonte primaria di propagazione di polveri sottili è la combustione di legna e biomasse del riscaldamento domestico, che contribuisce per il 60% all’emissione di queste famigerate Pm10 - spiega Michele Distaso, capogruppo di Sinistra per Ravenna, che sul tema ha depositato un'interrogazione al sindaco e alla giunta - Esistono caldaie di ultima generazione che riescono ad abbattere le emissioni fino all’80% ed esistono anche gli Ecobonus per l’acquisto di questi impianti anche per il 2020; ma quali sono gli strumenti di controllo che la nostra amministrazione può mettere in atto per monitorare lo stato degli impianti di riscaldamento?".

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