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Cronaca

Popolo della famiglia: "Realizziamo al cimitero un'area per la sepoltura dei feti"

Marcello Faustino prende spunto per la proposta dal comune di Saronno, che ha recentemente annunciato di voler dedicare un’area del cimitero alla sepoltura dei feti abortivi

Il comune di Saronno ha recentemente annunciato di voler dedicare un’area del cimitero alla sepoltura dei feti abortivi, stipulando un accordo con l’associazione “Difendere la vita con Maria”. Ogni mese sarà organizzata una cerimonia pubblica, con un sacerdote, al termine della quale saranno interrati i feti raccolti in apposite scatole di colore bianco e ci sarà anche un cippo dove con la data della sepoltura.

"Quest’associazione si occupa “della difesa della vita fin dal concepimento” - spiega Marcello Faustino del Popolo della Famiglia - Il suo presidente, don Maurizio Gagliardini, ha spiegato che “La legge italiana prevede che la famiglia possa esercitare tutti i diritti entro le 24 ore. Una volta che, però, non rivendica il “prodotto abortivo”, la sanità può disporne secondo i propri criteri e la propria esperienza. In ogni caso i feti e gli embrioni sotto le 20 settimane sono catalogati come feti umani non riconoscibili, da destinare allo smaltimento attraverso i rifiuti ospedalieri. L'associazione vuole dare ai genitori “una tomba su cui piangere, dove portare un fiore”. I riferimenti normativi sono il Dpr 285/1990, agli articoli 7 e 50 e una circolare circolare del 16 marzo 1988 emessa dall’allora ministro della Sanità, Carlo Donat-Cattin. In 15 anni è stata data sepoltura a 60mila feti. Sono state stipulate convenzioni con ospedali, Asl e amministrazioni un po’ in tutta Italia. In Romagna abbiamo la possibilità di "sposare la causa" realizzando una cosa simile coinvolgendo associazioni pro-life e sacerdoti "coraggiosi", anche se sarà una battaglia non facile".

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