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Cronaca Faenza

"Portiamo la musica nei cortili", l'iniziativa del Mei per salvare artisti e operatori del settore

Il patron del Meeting Giordano Sangiorgi lancia anche l'idea di bonus a fondo perduto, sgravi fiscali e cassa integrazione per chi lavora nel mondo della musica

Mentre si sta preparando la Fase 2 del Coronavirus in tutta Italia il patron del Mei Giordano Sangiorgi, reduce da una serie di riunioni nazionali con gli operatori del settore per lavorare a proposte live a partire dal mese di giugno, segnala alcune necessità stringenti per non far chiudere il settore. Fra queste c'è la proposta di un bonus a fondo perduto per il fatturato perso, la cassa integrazione a tutti gli operatori, sgravi e bonus a tutti con una pace fiscale per il 2020, la possibilità per tutti i festival e tutti gli artisti di accedere a fondi di sostegno, fondi di investimento al motore dell’economia musicale costituito da produttori ed editori, promoter e festival, club e discoteche.

“Sta nascendo l’idea della musica a domicilio - racconta Giordano Sangiorgi che sta lavorando con il suo staff a un venticinquesimo anno del Mei in linea coi tempi insieme alle leggi e alle norme per gli eventi dal vivo e sul web per integrarli con lo streaming all’appuntamentodel Ferragosto - .Portare cioè la musica nei cortili, secondo le norme di sicurezza igienico-sanitarie sul palco e sotto, dove sono presenti più balconi che possano godere di un momento comune, oltre a farla circolare su richiesta magari insieme alle consegne del cibo a domicilio - prosegue Giordano Sangiorgi -. Molti Comuni sia del Nord che del Sud stanno aderendo a questa proposta che porteremo certamente al prossimo tavolo sul live territoriale a livello provinciale e regionale che si svolgerà a breve. Mi sembra che possa essere una idea capace di fare tornare al centro anche luoghi del territorio da riscoprire insieme”.

Tutto questo naturalmente potrà avvenire se vi saranno i necessari sostegni a tutta la filiera tecnica e creativa musicale delle piccole imprese del settore, il vero made in italy della musica del Paese £che va sostenuto se vogliamo avere un futuro nella musica, visto che solo da questi piccoli laboratori musicali nazionali nascono i nuovi talenti della musica£

“Noi siamo disponibili a coordinare queste attività sul territorio fin da ora, - conclude Sangiorgi - stiamo anche pensando a una Mei Ape Car musicale per portare la musica, magari insieme a una radio, nei bagni e negli alberghi, attendiamo di poter avviare i lavori per prospettare il futuro dal 4 maggio insieme agli enti territoriali”

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