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Cronaca

Porto e logistica, c'è l'accordo: nascono gli "Stati generali" del nord-est

Tra il 2014 ed il 2016 i porti del Nord Est "hanno registrato una crescita dei traffici del 5,2%, più che doppia rispetto alla crescita del Pil": e il trend positivo continua nel 2017

Mettere al centro dell’attenzione l’intero sistema delle infrastrutture merci, sviluppando la competitività e l’attrattività sia verso i mercati dell’Europa dell’est e della via della Seta sia verso il Mediterraneo. I tre porti di Ravenna, Venezia e Trieste, tre giganti del trasporto che insieme movimentano oltre 111 milioni di tonnellate di merci (dati 2016) sono stati protagonisti giovedì all’Arsenale di Venezia degli Stati Generali della logistica del Nord-Est. L’incontro si è concluso con la firma di un accordo, come quello già realizzato nel Nord Ovest da Piemonte, Liguria e Lombardia, secondo il quale le tre Regioni insieme al Ministero intendono dare priorità a tutte le opere in grado di sostenere l’aumento della domanda sulla rete ferroviaria, sui porti e sui nodi intermodali lungo le principali direttici europee che le attraversano, promuovendo il proprio sistema in una visione internazionale. Alla firma dell’intesa con il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, ha partecipato l’assessore ai trasporti Raffaele Donini per la Regione Emilia-Romagna, i presidenti del Veneto Luca Zaia e del Friuli Venezia-Giulia Debora Serracchiani, le tre Autorità portuali e il presidente degli Interporti riuniti.

“Lavorare assieme aumenta il valore dell’intero sistema. Questo il senso di una cabina di regia per lo sviluppo delle infrastrutture merci- ha commentato l’assessore Donini-  anche per sviluppare, ciascuno secondo la propria specializzazione, strategie far crescere ciascuno di questi hub. La Regione Emilia-Romagna condivide gli obiettivi principali del piano del Governo sulla logistica, che in alcune parti ha anticipato con le proprie politiche per l’incentivazione al trasporto ferroviario merci, e sulla portualità. Dalla digitalizzazione per l’accesso alle infrastrutture, all’obiettivo di trasferire entro il 2030 il 30% del traffico merci su ferro, ai piani specifici sulle piattaforme logistiche italiane. In particolare per l’asse nord est, che include il Brennero, è strategico rafforzare il collegamento con l’Europa centrale e la Via della Seta”.

Ravenna, polo strategico per l’Ue

In Emilia-Romagna il porto di Ravenna insieme alla rete delle infrastrutture principali, ai nodi intermodali e agli interporti, costituisce una piattaforma integrata. Gestito dall’Autorità portuale di Ravenna, rappresenta il primo punto di approdo delle merci d’importazione in Emilia-Romagna. È il terminale meridionale del Corridoio Baltico-Adriatico e del Corridoio Mediterraneo delle reti Ten-T, ed è tra i 14 “core-port” europei (strategici a livello comunitario). Nel 2016 sono state movimentati 26,96 milioni di tonnellate di merci, a Venezia 25,2, a Trieste 59,2. Oggi è al centro di un importante progetto per il miglioramento dell’accessibilità al porto da terra e l’approfondimento dei fondali.

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