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Cronaca

Due stazioni merci lungo il Candiano: nuovi fondi per rafforzare l'hub portuale

Per rafforzare lo scalo ferroviario merci è in arrivo uno stanziamento di 47,7 milioni di euro da parte di Rete ferroviaria italiana destinato a lavori sulle due linee ferroviarie a sinistra e a destra del canale Candiano

"Una bella giornata per Ravenna, il completamento di un sogno": con queste parole il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro settentrionale Daniele Rossi annuncia i 48 milioni di euro destinati a potenziare lo scalo ferroviario che serve il porto di Ravenna: un hub strategico per l’Italia e il primo punto di approdo delle merci importate in Emilia-Romagna.

Nello scalo, 3 milioni e 500 mila tonnellate delle merci movimentate (26,5 in totale) viaggiano su rotaia, per un passaggio di oltre 7mila treni, dati che lo collocano tra i primi in Italia per traffico ferroviario: una crescita costante della domanda di trasporto su ferro, da e per l’area portuale, e un aumento della movimentazione sullo scalo merci della stazione ferroviaria. E proprio per rafforzare lo scalo ferroviario merci è in arrivo uno stanziamento di 47,7 milioni di euro da parte di Rete ferroviaria italiana (Rfi) destinato a lavori sulle due linee ferroviarie a sinistra e a destra del canale Candiano. Stanziamento che si aggiunge a quello di 25,9 milioni di euro per cantieri che si chiuderanno in gran parte entro l’anno, per una cifra complessiva di 73,6 milioni di euro.

"Un intervento strategico per un’infrastruttura pubblica fondamentale per la competitività e l’attrattività del territorio e dell’intera Emilia-Romagna - spiega il presidente della Regione Stefano Bonaccini - Insieme a Rfi, alla città di Ravenna e all’Autorità del Sistema portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale abbiamo sostenuto l’intera fase di analisi e progettazione degli interventi grazie a un protocollo d’intesa sullo sviluppo di quello che per noi è un punto di snodo nevralgico dell’economia regionale. Seguendo le indicazioni dell’Unione europea, intendiamo favorire sempre più il potenziamento della multi-modalità basata su ferrovie, vie navigabili interne e infrastrutture marittime. Inoltre, migliorare la funzionalità del nodo di Ravenna con lo sviluppo della rete a servizio dell’area portuale, avrà ricadute positive sul trasporto ferroviario passeggeri e ridurrà le interferenze con il sistema della viabilità urbana. Questo è un altro concreto passo avanti lungo la strada che qui intendiamo percorrere per ripartire e ricostruire dopo il blocco da coronavirus: investimenti pubblici per crescita sostenibile e occupazione”.

Bonaccini allarga poi la prospettiva: "Se velocemente non riparte l'economia e il lavoro daremo una mano alle mafie ad arrivare con valigie piene di soldi ad accaparrarsi alberghi e aziende. Servono investimenti che mettano insieme legalità e possibilità di far ripartire l'economia. Tra questi ci sono i cantieri e qui noi abbiamo a disposizione un "volume di fuoco" che può, dopo decenni di parole, veder realizzato un investimento che tutti volevamo e vogliamo, che è quello di contribuire a far sì che il porto dell'Emilia-Romagna possa diventare ancora più competitivo di quello che non è stato in questi anni, e diamo anche un contributo all'alternativa all'uso della gomma, rafforzando i trasporti su ferro e via mare, per una mobilità più sostenibile".

“Un investimento atteso da anni che rafforza ulteriormente il ruolo dell’hub portuale di Ravenna come infrastruttura regionale e nazionale - sottolinea l'assessore regionale alle infrastrutture Andrea Corsini - Si potenzia così tutta la filiera della logistica regionale e si compie un passo in avanti sul tema della mobilità sostenibile spostando merci dalla gomma al ferro. Lavoriamo perché il porto di Ravenna e le sue infrastrutture siano all'altezza di uno scalo che è cerniera tra il Mediterraneo e il Centro Nord Europa. Il potenziamento del sistema ferroviario merci a servizio dell’area portuale è indispensabile per sviluppare l’intero sistema delle infrastrutture per le merci, accelerando sulla competitività e l’attrattività verso i mercati e facendo di Ravenna un vero e proprio hub internazionale”.

"Oggi il porto movimenta 7700 treni, siamo il terzo porto italiano in termini di movimentazione ferroviaria - continua il presidente Rossi - e avere le due stazioni ferroviarie merci fuori dallo scalo dei treni per passeggeri, avere il bypass che ci consentirà di non transitare dalla stazione ma dal porto andare direttamente sulle direttrici ferroviarie nazionali è un passo fondamentale verso la realzizazione del grande disegno dell'hub portuale di Ravenna. La commissione sta lavorando sulle due offerte arrivate, entrambe molto qualificate, quindi il lavoro della commissione non sarà facile. Nel giro di un mese si dovrebbe arrivare in fondo, quindi il progetto esecutivo dovrebbe essere pronto in autunno e speriamo di riuscire a vedere la prima draga nel porto entro fine anno".

"Questo è un progetto che parla anche alla riqualificazione urbana della città - spiega il sindaco Michele de Pascale - Si toglie dalla stazione dei treni tutta la parte merci, che insistono in un'area che è tra la Rocca Brancaleone, il parco di Teodorico e la Darsena di città; una localizzazione quindi non ottimale. Con queste due stazioni merci andiamo a rendere il porto di Ravenna probabilmente il più competitivo in termini di mobilitazione ferroviaria: probabilmente il porto potrà aumentare la propria gittata anche nel centro-Europa con treni di almeno 750 metri". Il primo cittadino poi anticipa: "Stiamo per uscire con un progetto per il ridisegno dell'area della stazione ferroviaria. Il porto di Ravenna è una di quelle infrastrutture fondamentali che in questa emergenza non ha mai smesso di lavorare, il nostro porto ha nutrito l'Italia permettendo di continuare ad avere gli approvigionamenti agroalimentari".

Ancora difficile, al momento, ipotizzare delle tempistiche: "Sui tempi ancora non in grado di dare tempistiche - precisa Corsini - Cercheremo di accelerare al massimo i tempi, sicuramente il sinistra Candiano sarà più rapido rispetto al destra". "I lavori per il bypass sono già in corso e grazie a questo finanziamento saranno completati entro l'estate - annuncia Rossi - Credo che già dal prossimo anno vedremo qualche effetto completo in termine di realizzazione. Credo che avremo le due nuove stazioni più o meno contemporaneamente alla chiusura della fase uno dell'hub portuale".

Il punto dei lavori

Lo sviluppo del trasporto su ferro è una delle soluzioni per poter sostenere e accompagnare la crescita della quota di traffico che parte e arriva nell’area portuale di Ravenna e migliorare così la funzionalità dello scalo merci. Secondo la programmazione dei lavori individuata da Rfi, i lavori per uno stanziamento complessivo di 47,7 milioni di euro, sulle due linee ferroviarie a sinistra e a destra del canale Candiano che collega l’area portuale con la stazione ferroviaria,sono così ripartiti: agli interventi sul lato destro del Candiano sono destinati26,7 milioni di euro comprensivi di spese per tecnologie, allestimento, opere civili e fabbricati; mentre a quelli sul lato sinistro andranno finanziamenti per 21 milioni di euro.

Sarà realizzata una nuova stazione presso la Base in Destra Candiano che prevede: centralizzazione ed elettrificazione dei sei binari esistenti con inserimento di tratti di binari di indipendenza e di sosta per locomotori elettrici, collegamenti e adeguamenti dei binari, realizzazione di un fabbricato per l’attività di manovra, centralizzazione ed elettrificazione della dorsale di collegamento tra la stazione di Ravenna e la nuova stazione in Destra Candiano.

Lo scalo sul lato sinistro sarà costituito da 12 binari, tutti elettrificati e centralizzati, di cui: uno adibito a binario di circolazione verso la dorsale dei raccordati; sette binari adibiti a “fascio di arrivo e partenza” (sosta temporanea o per operazioni di verifica e preparazione per i treni in partenza); due binari adibiti a “fascio di presa e consegna”, ovvero sosta polmone; due binari adibiti alla sosta temporanea dei carri non conformi alle caratteristiche del treno in partenza o in arrivo.

Una prima fase dei lavori, per un ammontare di ulteriori 25,90 milioni euro, è già stata in parte avviata. Per quanto riguarda questi interventi, entro l’estate è prevista la conclusione degli interventi per la ripresa in esercizio dell'attuale scalo in sinistra Candiano (3,1 milioni di euro); entro dicembre la sostituzione del cavalcavia Teodorico e nel 2021 inizieranno i lavori per la soppressione del passaggio a livello "canale Molinetto".

Nel dettaglio, le opere sono: il prolungamento del sottopassaggio pedonale di stazione per 2,8 milioni di euro, l’adeguamento del cavalcavia Teodorico sopra il tracciato ferroviario (5 milioni di euro), la realizzazione del sottopassaggio carrabile, sostitutivo del passaggio a livello di via canale Molinetto (15 milioni di euro) e la progettazione del prolungamento della dorsale destra ferroviaria nella penisola Trattaroli all’interno dell’area portuale.

Il Pd

“È un passo avanti decisivo per la competitività del sistema portuale – commenta il capogruppo del Pd Fabio Sbaraglia - che potrà così contare su una nuova e importantissima infrastruttura. Allo stesso modo riteniamo molto positivo che, una volta realizzato, questo progetto libererà la stazione dal traffico merci di circa 4.000 convogli che viaggeranno sulle nuove linee, segnando un passo avanti sia in termini di sicurezza che di opportunità. Infatti ci saranno importanti miglioramenti sul traffico passeggeri. Questo alleggerimento di traffico dalla stazione e da alcune tracce costituisce un’occasione da non perdere per rilanciare l’accessibilità e la raggiungibilità di Ravenna per lavoratori, studenti e turisti. Per questo chiediamo che le tracce ferroviarie che saranno liberate dal traffico merci siano al centro di una rilevante opera di potenziamento dei collegamenti civili. Questa notizia, insieme all’avanzamento dell’iter di avvio dei lavori dell’Hub portuale, conferma la centralità del Porto di Ravenna nelle strategie di sviluppo dell’intera Emilia-Romagna e che il lavoro di squadra fra Rfi, Comune e Regione funziona”.

Tcr

"I 50 milioni destinati da Rfi agli scali merci in destra e sinistra Candiano e gli ulteriori stanziamenti decisi dalla Regione costituiscono un incentivo non solo per accelerare la mobilità delle merci su ferro nel porto di Ravenna, ma in definitiva migliorano la qualità della produzione industriale delle imprese emiliano romagnole sotto l'aspetto dei tempi di percorrenza, del risparmio di costi, della sicurezza della movimentazione e delle nuove tecnologie che verranno applicate": lo sottolinea il presidente del Terminal Container Ravenna Giannantonio Mingozzi, ricordando come "il porto di Ravenna ribadisca ancora una volta come i propri servizi e la propria funzione strategica sia sempre di più al servizio di tutta l'Emilia Romagna. Oltre a considerare il collegamento diretto del porto con la rete ferroviaria nazionale occorre evidenziare come la tempistica delle merci su ferro non subirà più le frequenti attese in zona stazione, ma il transito eviterà quel nodo con evidenti benefici sui tempi della movimentazione e sulla riduzione dei costi con buoni effetti attrattivi. Mi riferisco a tutte le tipologie di merce, non solo ai container, senza dimenticare che i nuovi scali merci e gli incentivi al trasporto ferroviario possono offrire nuove opportunità al trasporto di merci pericolose con più sicurezza".

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