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Cronaca

Dopo il post nel mirino della Lucarelli: "Ho sbagliato, perdonatemi. Ho già perso tutto"

La donna, che ha capito di aver sbagliato, vuole solo guardare oltre: "Ma in ogni caso ciò che è fatto non si cancella e a me non rimane piu niente. Spero tanto che chi ho ferito mi conceda il perdono"

"La mia vita è distrutta, non mi rimane più niente: sono in mezzo alla strada. Vorrei soltanto ritornare a quel maledetto martedì e non pubblicare mai quel post, perchè a causa di quella foto ho perso tutto. Mi sembra di vivere un incubo". Si asciuga le lacrime e abbassa lo sguardo, parla a fatica. Nel giro di due giorni la vita di Cristina è stata stravolta completamente: ha perso il lavoro, le amicizie, i suoi figli non vanno più a scuola e anche suo marito ha avuto problemi sul posto di lavoro. Tutto a causa di una foto - o meglio, un "selfie" - che la ravennate ha postato sul suo profilo Facebook con una frase che anche lei stessa definisce "infelice" e che è diventata virale dopo che è stata condivisa e criticata dalla blogger Selvaggia Lucarelli.

La Lucarelli torna all'attacco dopo il post 'incriminato': "Le scuse non bastano"

"Ho sbagliato, sono profondamente rammaricata: giuro che non era mia intenzione offendere nessuno - spiega Cristina - Quando ho postato quella foto non mi sono resa conto che poteva esserci un'associazione tra la mia frase e le donne alle mie spalle: la mia frase, infelice, non era riferita a quelle donne nello specifico, nè intendevo dire che i mariti guardavano me, ma le donne curate in generale. Ciò che intendevo dire è il messaggio che ho sempre cercato di dare alle mie clienti, donne che non si sentono a loro agio con il loro corpo e che vogliono tornare in forma: anche se sei mamma, basta poco per tornare a piacersi". Cristina spiega che, dopo le due gravidanze, aveva preso diversi chili e aveva iniziato a non sentirsi più bene con se stessa: "Poi, con l'attività fisica, sono riuscita a tornare in forma. Ed è questo che cercavo di trasmettere alle donne con cui lavoro... anzi, con cui lavoravo, perchè ora un lavoro non ce l'ho più. Non sarei mai stata tanto stupida da offendere volontariamente proprio le persone che ogni giorno cercavo di aiutare, ma mi rendo conto di averlo fatto. Il mio lavoro era la mia vita, le soddisfazioni più grandi le ottenevo proprio dalle parole di ringraziamento delle mie clienti". La donna legge un messaggio inviatole tempo fa da una sua cliente per ringraziarla: "Tu sei tutte noi, presente mentre mi guardo allo specchio e mi ritrovo nei tuoi consigli e nel supporto delle tue parole". Ma che lavoro faceva esattamente Cristina? Su questo la donna non vuole esprimersi: "Ho già perso il lavoro che tanto amavo e non voglio rischiare di peggiorare la situazione. Posso solo dire che quella nominata nel mio post non è un'azienda nè un programma dimagrante come qualcuno ha ipotizzato, tanto che se la cercate non troverete nulla, ma un nome che ho dato io a una sorta di stile di vita". Uno stile di vita che però, in qualche modo, era legato alla sua attività lavorativa: motivo per cui, come spiega l'avvocato della donna Luigi Maggioni, "l'azienda ha applicato il contratto lavorativo e ha chiuso tutti i canali utilizzabili".

Quando si è resa conto che il suo post era stato ripreso dalla Lucarelli, Cristina ha deciso di cancellarlo, scatenando ulteriormente i commentatori che l'hanno accusata in sostanza di aver messo una toppa peggio del buco. "Non l'ho cancellato per nascondere ciò che avevo fatto - racconta la ravennate - ma perchè mi sono resa conto che avevo trasmesso un messaggio sbagliato. Così, per evitare di urtare la sensibilità di altre donne, ho preferito cancellare la foto. Poi mi sono scusata (in un articolo pubblicato mercoledì su RavennaToday, ndr) e giovedì ho pubblicato un post pubblico di scuse anche sul mio profilo. Ma ormai era troppo tardi". Cristina, infatti, in poche ore è stata sommersa dai commenti: donne offese dal suo comportamento che la invitavano a scusarsi, ma anche messaggi denigratori, offese nei confronti del marito e dei figli e minacce. "Tuo marito ti fa le corna", "Sappiamo dove vanno a scuola i tuoi bambini", "Tua figlia non andrà più alle feste", "Con una mamma bulla tua figlia non potrà che essere una bulla". Insomma, in molti casi rispondendo con altre offese a quella che, al di fuori da ogni dubbio e come Cristina stessa ammette, è un'offesa vera e propria nei confronti delle donne, estendendo gli insulti all'intera famiglia. "C'è chi dice che le mie scuse sono state studiate a tavolino e non sono sincere, ma non è così - continua la donna - Se quella foto l'avesse pubblicata una mia amica su Facebook, certo, anche io non l'avrei proprio apprezzata, ma sarebbe finita lì. Di certo non mi sarei accanita contro di lei e, soprattutto, contro i figli minori che non c'entrano nulla".

I figli di Cristina, invece, si sono ritrovati vittime involontarie di un caso che non li riguarda: "E' da due giorni che non vanno a scuola e non credo ci andranno fino all'anno prossimo - spiega la ravennate - Probabilmente hanno letto tutto quello che è stato pubblicato su di me su internet e hanno paura di non essere più accettati dai compagni - e anche io e mio marito non sappiamo cosa gli altri genitori abbiano detto ai loro figli - piangono, mia figlia vorrebbe disperatamente ricevere il sostegno delle sue amiche, ma in questo momento dobbiamo essere prudenti e non esporli a ulteriori rischi. Ieri mi ha regalato un disegno fatto da lei accompagnato da un bellissimo messaggio di supporto. Le altre mamme so che ne parlano tra di loro, e anche chi non mi conosceva ora mi conosce tramite quel post. Contatteremo uno psicologo che possa aiutare loro e noi, per capire come comportarci. A ogni piccolo passo ora ho paura di sbagliare".

"Non si può pretendere di uccidere una madre che ha fatto un errore - commenta il marito di Cristina - La sua vita, la sua reputazione, la sua faccia, la sua famiglia, il suo lavoro: tutto è stato raso al suolo. Chi la conosce, come me, sa che quella frase infelice non rappresenta Cristina. Ho visto tanti commenti da "leoni da tastiera" veramente crudeli. Mia moglie nella vita ha fatto ogni lavoro possibile per mantenere la sua famiglia, fino a lavorare di giorno e contemporaneamente fare la guardiana di notte, e la perdita della sua entrata economica mensile è un duro colpo per la nostra famiglia. Senza contare che anche io, a seguito di questo episodio, ho ricevuto un richiamo sul lavoro". "Come donna ha fatto un errore - aggiunge il suo avvocato - ma non è giusto mettere sotto la gogna mediatica il suo ruolo di madre e di moglie e, soprattutto, non si possono tirare in mezzo minori che dovrebbero solo essere tutelati".

Ora la donna, che ha capito di aver sbagliato, vuole solo guardare oltre. "Spero che l'estate porti un cambio d'aria a questa situazione, ma in ogni caso ciò che è fatto non si cancella e a me non rimane piu niente. Spero tanto che chi ho ferito mi conceda il perdono".

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