Poste Italiane 'rosa': tutti gli uffici del ravennate sono diretti da donne
Per quanto riguarda i 65 uffici postali presenti nel territorio provinciale, l’81% delle funzioni direttive sono ricoperte da donne ed è femminile anche l’83% del personale amministrativo e di sportello
La giornata dell’8 marzo assume un particolare significato per la realtà di Poste Italiane nel ravennate che si caratterizza, in Emilia-Romagna e in Italia, come una delle province a più alta percentuale di donne sia nei ruoli dirigenziali, sia fra operatori e addetti.
Per quanto riguarda i 65 uffici postali presenti nel territorio provinciale, l’81% delle funzioni direttive sono ricoperte da donne ed è femminile anche l’83% del personale amministrativo e di sportello. Inoltre tutti i nove uffici postali del capoluogo sono diretti da una donna. L’Emilia-Romagna si conferma come una delle regioni con la più alta percentuale di donne applicate in Poste Italiane: sono 5.324, pari al 65% dell’intero personale. In tutta Italia sono circa il 55% della popolazione aziendale, e rendono Poste Italiane una delle aziende più “in rosa” del nostro Paese, con un’importante presenza femminile anche ai vertici.
La prima donna è stata assunta da Poste Italiane nel 1863. Dattilografe e telegrafiste, le impiegate si dimostrano subito ottime lavoratrici: serie, veloci, instancabili e organizzate. Nel 1881 le donne impiegate sono più di 500, ma il numero è destinato a crescere. Nel 1901 sono più di 3.000 e dieci anni dopo superano quota 8.000. L'azienda, inoltre, tutela la maternità garantendo alle lavoratrici un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello previsto dalla legge, mettendo inoltre in atto iniziative che hanno l’obiettivo di trasformare l’esperienza di genitorialità in un momento di crescita anche professionale.