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Cronaca

Premiato il progetto “Le parole delle donne” dell’archivio storico comunale di Bagnacavallo

Il progetto, che ha partner come il Mic di Faenza e l'associazione Sos Donna, si concretizzerà in un video finale, realizzato interamente dai ragazzi con l'ausilio del registra Domenico Ciolfi della società di produzione Mr. Arkadin

L'Archivio storico comunale di Bagnacavallo, congiuntamente con il liceo Torricelli di Faenza (indirizzo Scienze umane), sono risultati tra i vincitori del concorso regionale “Io amo i beni culturali”, indetto per il quarto anno dall'Istituto dei Beni culturali della Regione Emilia Romagna, con il progetto “Le parole delle donne”. Il concorso ha come scopo quello di avvicinare i giovani alla conoscenza del patrimonio culturale del territorio e alle istituzioni deputate alla sua conservazione, come musei e archivi storici; l’obiettivo è perseguito tramite la realizzazione di laboratori per studenti per favorire la cittadinanza attiva dei ragazzi.

Il progetto “Le parole delle donne”, presentato per la sezione Archivi, intende partire da documenti di epoca tardo medievale conservati presso l'Archivio storico comunale di Bagnacavallo per portare i ragazzi a ragionare su un fenomeno di attualità, ovvero la violenza di genere. I documenti consistono infatti in condanne emesse dal Governatore di Bagnacavallo tra il 1316 e il 1349 per reati commessi alle proprietà e alle persone, tra le quali spiccano numerosi atti che riguardano violenze, stupri e omicidi perpetrati a danno delle donne.
Attraverso l'analisi di alcuni di questi documenti e un lavoro in classe, condotto dai professori di riferimento sulla concezione della donna in epoca medievale nei suoi aspetti filosofici, artistici e letterari, religiosi, giuridici e psicologici, i ragazzi saranno portati a partire dal passato per avere uno sguardo consapevole sul presente.

Il progetto, che ha partner come il Mic di Faenza e l'associazione Sos Donna, si concretizzerà in un video finale, realizzato interamente dai ragazzi con l'ausilio del registra Domenico Ciolfi della società di produzione Mr. Arkadin. Il video sarà frutto delle conoscenze e della sensibilità acquisite, nella consapevolezza che il patrimonio culturale possa essere un veicolo, oltre che di sapere, anche di educazione civica.

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