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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Bagnacavallo

Presa la banda dell'acetilene, aveva colpito anche a Bagnacavallo

Presi dai Carabinieri della Compagnia di Bologna i responsabili dell'assalto con l'acetilene dell'11 dicembre scorso alla filiale di Bagnacavallo della "Banca Popolare di Ravenna"

Presi i responsabili dell'assalto con l'acetilene dell'11 dicembre scorso alla filiale di Bagnacavallo della “Banca Popolare di Ravenna”. Si tratta di un 44enne cagliaritano residente a Bologna, di un 37enne bolognese residente a Granarolo dell'Emilia, di un 33enne serbo residente a Bologna, di un 39enne leccese residente a Pianoro, di un 53enne della provincia di Cagliari residente a Sesto San Giovanni e di un 44enne di Monza, residente a Concorrezzo.

La banda stava progettando di lasciare l’Italia per trascorrere un periodo all’estero, ma è stata bloccata all'alba di martedì dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Bologna Borgo Panigale. Sono stati inoltre stati perquisiti alcuni fiancheggiatori della banda, ritenuti responsabili di furto aggravato, detenzione di materiale esplodente e riciclaggio.

Gli uomini dell'Arma hanno sequestrato bombole per acetilene, radiotrasmittenti, scanner, telefonini, 180 grammi di hashish e gli indumenti usati durante i furti. In un box auto di Anzola dell’Emilia, in uso a uno di questi, gli investigatori hanno individuato il nascondiglio della BMW serie 5 Gt, usata per il colpo. La vettura era stata rubata da una concessionaria d'auto in via Mattei. Il colpo aveva fruttato la bellezza di 37mila euro. Le indagini sono state coordinate Giampiero Nascimbeni.

La banda ha pagato a caro prezzo la predilezione per una Audi S6, spesso usata per i colpi. In poco più di un mese (fra la fine del 2011 e l’inizio del 2012) avevano messo a segno quattro furti a sportelli bancomat, fatti esplodere con una pericolosa miscela di gas. Le indagini hanno preso il via alla fine di ottobre, a seguito del furto della berlina tedesca in una concessionaria di Borgo Panigale.

L’episodio ha attirato particolarmente l’attenzione dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Borgo Panigale, intervenuti per gli accertamenti sul posto, quando hanno riscontrato una singolare coincidenza: era già la seconda volta che l’autovettura veniva rubata. Circa un mese prima, infatti, l’autovettura era stata asportata dallo stesso autosalone ed utilizzata da due malviventi pugliesi per commettere poche ore dopo a Modena una rapina a mano armata. In quell’occasione gli stessi Carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale erano riusciti ad arrestare i rapinatori ed a recuperare la vettura, restituendola all’autosalone.

Sulla base di tali elementi è partita l’indagine che ha consentito di far emergere l’esistenza della banda composta da pregiudicati della provincia di Bologna e dell’hinterland milanese, diretta da un meccanico 45enne di origini sarde da anni residente a Bologna e già noto per i suoi trascorsi. In meno di tre mesi gli investigatori hanno così avuto modo di raccogliere e produrre alla magistratura bolognese inconfutabili elementi che hanno portato il sestetto in manette. Tutti dovranno rispondere in concorso tra loro, di furto aggravato, associazione a delinquere, violazione della legge sulle armi ed esplosivi e due anche di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

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