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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bagnacavallo

Una delegazione bagnacavallese a Milano per presentare il progetto Lamone Bene Comune

Una delegazione bagnacavallese parteciperà mercoledì a Milano alla Conferenza Generale Icom (International Council of Museums) per presentare il progetto Lamone Bene Comune

Una delegazione bagnacavallese parteciperà mercoledì a Milano alla Conferenza Generale Icom (International Council of Museums) per presentare il progetto Lamone Bene Comune, che è stato selezionato come uno dei dieci progetti più significativi fra i duecento che hanno partecipato all'indagine sul rapporto fra musei e paesaggi culturali promossa nel 2015 dalla sezione italiana di Icom. 
Saranno presenti i referenti dell'associazione culturale Civiltà delle Erbe Palustri Maria Rosa Bagnari e Luca Andreini, la capo area Cultura, Comunicazione e Partecipazione del Comune di Bagnacavallo Raffaella Costa e il direttore dei Musei civici bagnacavallesi Diego Galizzi.

Lamone Bene Comune, coordinato dall'associazione Civiltà delle Erbe Palustri e che ha il suo fulcro presso l'Ecomuseo di Villanova di Bagnacavallo, ha ottenuto la qualifica di “eccellente pratica nella relazione fra museo e paesaggio culturale” e ricevuto inoltre una menzione speciale. Nella selezione, Icom ha tenuto in considerazione molti criteri, e in particolare il ruolo del museo nella tutela, studio ed educazione sul paesaggio circostante e il coinvolgimento attivo delle comunità delle Terre del Lamone nelle attività del museo stesso, oltre alla capacità di definire politiche territoriali. Il progetto Lamone Bene Comune supera infatti i confini amministrativi e recupera la dimensione naturale e culturale del fiume Lamone, dalla sorgente alla foce.

Il progetto – nato nel 2005 grazie a un finanziamento europeo per il recupero della sommità arginale del fiume Lamone con la realizzazione di un percorso ciclopedonale che coinvolge i Comuni di Bagnacavallo, Ravenna e Russi – è cresciuto negli anni arrivando ora a coinvolgere altri Comuni ed enti, associazioni naturalistiche, di promozione sociale e culturale, strutture ricettive, aziende e centri di educazione ambientale. Tutti accomunati dalla volontà di valorizzare il fiume e i territori circostanti dal punto di vista ambientale e turistico, fornendo un'occasione di incontro nei tavoli di negoziazione. Il percorso è stato possibile anche grazie a contributi regionali ottenuti attraverso bandi per l'educazione alla sostenibilità e per progetti di partecipazione.

Molti sono i risultati raggiunti in questi anni, dalla pubblicazione annuale della guida Lòng e' fion (Lungo il fiume) alla definizione del marchio territoriale Terre del Lamone, dalla realizzazione del Quaderno della vita di fiume alla programmazione di iniziative di promozione territoriale come la Pedalêda cun la magnêda longa e i Lòm a Mêrz, da progetti didattici alla stesura del Manifesto delle Terre del Lamone e della Mappa delle Tipicità.
 

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