rotate-mobile
Cronaca

“Prima che faccia buio”, ciak si gira contro il femminicidio

Sono iniziate domenica le riprese del cortometraggio, che tratta il tema del femminicidio, dal titolo “Prima che faccia buio” realizzato da Linea Rosa, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio

Sono iniziate domenica le riprese del cortometraggio, che tratta il tema del femminicidio, dal titolo “Prima che faccia buio” realizzato da Linea Rosa, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio. “Negli ultimi giorni alter 3 donne uccise, a distanza di poche ore l’una dall’altra,  hanno accresciuto il tragico elenco delle vittime di femminicidio, - dichiara Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa -. Le donne continuano a morire per mano dell’uomo, un uomo che in nome dell’amore mancato si trasforma nel carnefice di una donna che, in molti casi, è stata l’oggetto delle sue vessazioni per tanti anni, fino al  momento in cui la decisione, da parte della donna, di porre fine alla violenza, scatena la furia omicida su di lei, l’ultimo atto estremo di violenza che la porta alla morte".

"In questi giorni sono iniziate le riprese del cortrometraggio che tratta questo tragico tema, che ci riguarda anche molto da vicino, ricordo infatti che solo pochi mesi fa, Simona Adela Andro è stata  la 25 esima vittima di femminicidio di quest’anno, è stata uccisa nella nostra città, dove lavorava come infermiera, apprezzata da tutti coloro che la conoscevano, per poter mantenere la sua unica figlia al paese d’origine - continua Bagnara -. Linea Rosa  ha “adottato”  il progetto di vita di Simona, ovvero riuscire a dare un avvenire  più stabile  alla figlia, istituendo una Raccolta Fondi , ancora in essere, attraverso donazioni da effettuare sul conto corrente intestato a Linea Rosa per Simona Adela Andro IBAN IT18D0564013100000000166280. Presso Banca Popolare di Ravenna Via Guerrini, 14".

"Grazie  alla generosità di cittadine e cittadini, delle Istituzioni fra cui ricordiamo il Consiglio Comunale di Ravenna, la Fondazione Vittime di Reato della Regione Emilia-Romagna; dell’Associazione Infermieri CNAI, del Collegio I.P.A.S.V.I. della provincia di Ravenna,  della Banca Popolare di Ravenna, dell’Associazione Romania mare, dei detenuti della Casa Circondariale di Ravenna, e di tante altre associazioni che si sono attivate,  è stato possibile raccogliere ad oggi, la considerevole cifra di 11.568 euro - continua Bagnara -. Vogliamo ricordare per chiunque volesse ancora contribuire, che il Conto Corrente rimarrà attivo sino a metà settembre, periodo previsto per l’arrivo della figlia di Simona in Italia , per la consegna della somma raccolta".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Prima che faccia buio”, ciak si gira contro il femminicidio

RavennaToday è in caricamento