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Cronaca

Processo Berkan B, le associazioni ambientaliste chiedono di costituirsi parte civile

L'udienza è stata rinviata dal Gup al prossimo 17 maggio, su istanza formulata dalle difese degli imputati al fine di esaminare le dichiarazioni di costituzione delle parti civili

Si è tenuta giovedì l’udienza preliminare del procedimento per il reato di inquinamento ambientale a seguito dello smantellamento e affondamento della motonave Berkan B e successivo sversamento di idrocarburi, al Porto di Ravenna. Imputati i vertici dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna. La Berkan B è la nave non bonificata dai carburanti che si è spezzata in due a ottobre 2017 per operazioni di demolizione errate, e da almeno due anni sta sversando idrocarburi pesanti nelle acque del Porto di Ravenna - Canale dei Piomboni, in continuità idraulica con la Pialassa Piomboni, zona del Parco del Delta del Po, protetta dalle normative italiane ed europee che tutelano l’ambiente.

Per il caso Berkan B. e “cimitero delle navi”, l'interesse e la preoccupazione dei cittadini e delle associazioni di protezione ambientale e animale è stata considerevole. Infatti, sono evidenti le notevoli implicazioni di tipo ambientale, inaccettabili per uno dei porti più importanti d’Italia, in questo caso contiguo ad una zona umida del Parco del Delta del Po tutelata dalle norme italiane e dalle direttive europee. 

All’udienza hanno presenziato le associazioni Anpana – Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente, Italia Nostra, Legambiente Emilia-Romagna, Oipa Italia odv – Organizzazione Internazionale Protezione Animali, assistite rispettivamente dagli avvocati Renato Conte, Marco Casellato, Francesco Paolo Colliva e Anna Vio, che hanno depositato l’atto di costituzione di parte civile nell’interesse delle associazioni. Presente all’udienza anche il Wwf, con l’avvocato Fabrizio Ciuffreda. L'udienza è stata rinviata dal Gup al prossimo 17 maggio, su istanza formulata dalle difese degli imputati al fine di esaminare le dichiarazioni di costituzione delle parti civili. 

In occasione dell'udienza, si è mobilitato davanti al Palazzo di Giustizia il Collettivo Autonomo Ravennate, a cui si sono associati Legambiente Ravenna Circolo Matelda, Italia Nostra sezione di Ravenna, alcuni capannisti della Pialassa Piomboni, semplici cittadini e altre sigle. "L'intento - chiedono le associazioni è di proseguire tutte le possibili azioni per far piena luce su questa sconcertante vicenda, al contempo richiedendo nuovamente – come già proposto agli organi competenti in un’istanza sottoscritta da diciotto associazioni, locali, regionali e nazionali – il pronto intervento della Protezione Civile che dichiari l’emergenza ambientale e provveda alla nomina di un commissario, al fine di giungere, dopo tre anni e mezzo dal collasso strutturale, alla rimozione del Berkan B. e degli altri cinque relitti del “cimitero delle navi” presenti da decenni nel Porto di Ravenna".

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