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Cronaca

Dal recupero di mulino ed ex macello ai grandi eventi: lanciato un progetto per rilanciare Borgo San Rocco

Presentate una serie di iniziative che coniugano cultura, socialità e prospettive di ripresa anche attraverso il recupero di luoghi simbolo come il Molino Lovatelli e l'ex Macello

Ravenna riparte dalla propria storia, dalla tradizione delle osterie, degli antichi mulini e di altri luoghi identitari del proprio passato per rilanciarsi nel presente. Venerdì mattina è stato presentato nel circolo de 'I Mulner' l'iniziativa 'Per Borgo San Rocco', un "progetto integrato umile ma anche ambizioso - come lo ha definito Franco Chiarini del Comitato Ripensando Ravenna - che parte dal borgo storico per aprirsi a un contesto più ampio". Un progetto che coniuga cultura, socialità e prospettive di ripresa anche attraverso il recupero di luoghi simbolo come il Molino Lovatelli e l'ex Macello, promossi recentemente dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) ravennate come ‘luoghi del cuore’ della città. L'iniziativa, appoggiata dal Comune di Ravenna, è promossa dal Comitato ‘Spasso in Ravenna’ e dalle associazioni del Comitato ‘Ripensando Ravenna’ (Ecologia di Comunità, Dis-Ordine, TrailRomagna, Slow Food Ravenna, RavennaFood). Aree attrezzate per gli eventi, tour guidati, cene itineranti, opere musive, valorizzazione artistica di vetrine e negozi sfitti: queste sono alcune delle iniziative che il progetto propone per fissare il rilancio dello storico borgo ravennate.

Un progetto per rilanciare Borgo San Rocco (foto Massimo Argnani)

"Presentiamo una proposta sociale e culturale di rivitalizzazione di un borgo importante per Ravenna. Un Borgo chiuso fra tre porte, ma con porte che si aprono in un nuovo rapporto fra territorio e flussi. Con un asse che dalla Ravegnana prosegue verso il centro passando da Via Mazzini e via Baccarini - affermano gli organizzatori del progetto - Un Borgo attraversato allora da quelle acque che alimentavano un molino (oggi Lovatelli) e un Macello che lavorava le gloriose razze autoctone ravennati. Un Borgo che ha come punto comunitario la Parrocchia di San Rocco così presente anche nella dimensione sociale e antiche storiche osterie vocate alla mutualità come i Mulnér e il Cervo".

Un progetto integrato "che ha come punto di riferimento primario i cittadini del Borgo", affermano gli organizzatori e che si attuerà in corso d'opera su vari fronti. Al Comune, invece, è demandato il compito di "pensare a una prospettiva urbanistica integrata che consenta interventi graduali ma coordinati verso un’idea condivisa". Altro obiettivo di questa iniziativa integrata, come spiegano i comitati promotori, è quello di evitare "le storture, le chiusure corporative, le gelosie di gruppo che impedirebbero un pieno dispiegarsi delle nuove frontiere di politica economica foriere a un tempo di sviluppo e di nuovi equilibri attenti anche alla dimensione sociale e ambientale". 

La presentazione del progetto "Per un Borgo San Rocco" (foto Massimo Argnani)

Le iniziative

Varie sono le iniziative pensate all'interno del progetto, Fra queste c'è l'idea di attrezzare in modo permanente l’area di Porta Sisi, Largo Andreana Tavelli, Piazza Magnani e via Ricci, per ospitare manifestazioni. Sono già consolidati interventi con chiusura del Borgo come per la Festa della Parrocchia a maggio, ma si possono ipotizzare eventi gastronomici e culturali che coinvolgano anche gli esercizi del Borgo. Collegata a questo la richiesta di un intervento per risanare esteticamente la cabina Enel adiacente alla porta sul lato via Mazzini. 

Viene rilanciato il progetto ‘Tyche’ del gruppo Denara di Ravenna, presentato tre anni or sono alla prima edizione di ‘Spasso in Ravenna’, e che intende dare un segnale di arredo urbano riprendendo le tematiche storico-spaziali dell’identità del Borgo San Rocco, partendo dalle sue tre porte storiche. Le tende, da inserire come apertura - chiusura nella struttura architettonica delle porte storiche, sarebbero facilmente smontabili e farebbero riferimento al confine simbolico del Borgo in un dialogo fra interno ed esterno.

Altra iniziativa è "A spasso nel Borgo", ovvero passeggiate con eventi della durata di circa tre ore, coordinate da TrailRomagna, per conoscere storie e luoghi del borgo San Rocco. Con un primo tour in partenza proprio venerdì e un secondo evento che prevede la visita del Molino Lovatelli a luglio. Per settembre è invece fissata una "cena itinerante", ovvero un percorso cultural-gastronomico che toccherà le botteghe alimentari del borgo con soste anche ne locali.  Collegata a queste iniziative c'è poi l'intenzione di realizzare una banca dati e un sito web dedicato al borgo, oltre all'inserimento presso le tre porte (o in prossimità) di un QR code in mosaico dedicato.

Nella Piazza Anna Magnani si pensa invece di inserire, sempre tenendo conto dell’ambiente circostante da preservare nella sua unicità, un mosaico recentemente eseguito dalla mosaicista Rita Benzoni, raffigurante Anna Magnani (dimensioni dell’opera 55 x 41 cm.). Questo inserimento si ascrive nel recupero di una dimensione musiva del Borgo insieme al mosaico della Scuola Pascoli e ai mosaici di via Renato Serra, in modo da mantenere viva l’identità del mosaico anche contemporaneo, ma con leggerezza e misura.

Nel Comune di Ravenna sono emersi, come luoghi del cuore FAI, due monumenti del Borgo San Rocco: il Mulino Lovatelli, ultimo esempio storico dell’arte molitoria ravennate e l’ex Macello, ricco di suggestioni con una architettura di inizio novecento. Due luoghi ‘di produzione’ attivi, anche per la ricchezza delle acque, che in febbraio 2023 saranno definitivamente premiati dal FAI. Al fine di valorizzare tale evento, si ritiene utile organizzare una ‘cerimonia’ alla presenza delle istituzioni, delle proprietà e del FAI di Ravenna. "Durante l'evento si potrebbe consegnare un attestato ai ‘proprietari’ e verificare insieme la possibile valorizzazione anche dal punto di vista storico - culturale dei due monumenti. Una raccolta di scritti, foto e una tesi di laurea in arrivo, potrebbero costituire una prima base conoscitiva", spiegano gli organizzatori.

Un'altra idea è poi quella di animare le vetrine vuote  con mostre di giovani artisti. Si tratta di individuare tematiche conformi alla identità del Borgo come, per esempio, la cultura delle acque e le manifatture a esse collegate, le porte e le mura come luoghi di confronto con la città e le periferie, la dimensione artistica compresa quella musiva. Dis-Ordine mette a disposizione la rete di rapporti con le scuole e i giovani artisti già protagonisti di diverse iniziative nel Ravennate.

Infine, un occhio anche alla solidarietà con la realizzazione di una vetrofania a favore della Mensa di Fraternità utilizzando come finanziamento l’applicazione SatisPay. Si tratterebbe di inserire il Borgo San Rocco nel progetto ‘Piatto Sospeso’ gestito da Ecologia di Comunità, RavennaFood e Slow Food.

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