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Cronaca

Progetto E55, Mingozzi: "Speriamo sia la volta buona, dopo trent'anni di illusioni"

Il presidente di Tcr insiste sui lavori: "Occorre accelerare pratiche e procedure perché lo sviluppo infrastrutturale dei nostri collegamenti è in pieno sviluppo e le merci non attendono"

Arrivano immediate le reazioni alla notizia che l'Anas ha predisposto 4 miliardi di risorse per il nuovo progetto dell'E55, la superstrada che andrebbe a collegare Ravenna a Mestre. "Fa piacere vedere che Anas, Regione e Ministero dei Trasporti (con il programma Italia Veloce) intendono ripristinare il tracciato di quell'E55 abbandonata dal precedente Governo e qualche anno fa dalla stessa Regione" afferma Giannantonio Mingozzi, presidente di Terminal Container Ravenna. 

"Gli interventi progettuali e gli stanziamenti congiunti sembrano assicurare, al momento, quegli impegni sulla tratta Ravenna-Ferrara mare-Mestre indicati nel primo protocollo siglato anni fa dall'Emilia Romagna e dal Veneto - continua Mingozzi - e ricomparsi a fine anno (grazie all'assessore Corsini e al Comune di Ravenna) in sede di incontro ministeriale".

"La notizia che Anas prevede 4 miliardi di risorse da destinare sia alle manutenzioni, sia alle nuove tratte che collegano le due regioni fa sperare che sia la volta buona dopo trent'anni di illusioni e inutili dibattiti. Mi auguro - prosegue Mingozzi - che anche il Veneto sia disponibile a concordare il tracciato che collega con la nuova superstrada Ravenna, Ferrara e il territorio veneto, in particolare Mesola e le Valli di Comacchio, affinchè la trasportistica su gomma possa contare al più presto su di una alternativa a quella Romea che ormai non è più adeguata a sostenere il traffico pesante in entrata e uscita dal porto di Ravenna". 

"Ma occorre accelerare pratiche - conclude Mingozzi -, progetti e procedure perchè lo sviluppo infrastrutturale dei nostri collegamenti è in pieno sviluppo e le merci non attendono, conclude Mingozzi; l'avvio imminente dei lavori per nuovi fondali e banchine nel porto di Ravenna rappresenta un incentivo formidabile affinchè strade e ferrovie si adeguino alle nuove potenzialità del nostro scalo e non possiamo consumare inutilmente altri mesi o anni di illusioni e false promesse".

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