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Cronaca

Prorogati i termini per la riqualificazione dei capanni: "Evitare che siano abbandonati al degrado"

La proposta del Pd di prorogare di 12 mesi i tempi previsti per la presentazione delle pratiche di riqualificazione dei capanni da pesca e da caccia ha trovato risposta nella delibera dell’assessora Federica Del Conte

La proposta del Partito Democratico di prorogare di 12 mesi i tempi previsti per la presentazione delle pratiche di riqualificazione dei capanni da pesca e da caccia ha trovato risposta nella delibera dell’assessore Federica Del Conte in Consiglio Comunale. Resta invariata la data del 31 agosto 2021 per la comunicazione di fine lavori. L'assessore, evidenziando la complessità del tema che riguarda la salvaguardia e la tutela del territorio, ha ripercorso l’iter legato alla riqualificazione dei capanni, anche con l’approvazione dell’ultima variante intesa a chiarire alcuni aspetti di un regolamento articolato. La progressiva semplificazione ha portato di anno in anno all’aumento delle richieste di legittimazione e delle istanze di riqualificazione.

E’ stato presentato e approvato all’unanimità anche un ordine del giorno dal capogruppo Pd, Fabio Sbaraglia, che chiede alla giunta di attivarsi presso la Regione Emilia-Romagna perché possa allineare le scadenze relative alla richiesta di integrazione alla data della nuova proroga decisa dal consiglio comunale e di avvalersi, per semplificare l’iter delle richieste dei capannisti sui fiumi, di quanto emerso dagli studi idraulici che il Comune ha messo a disposizione. Massimo Manzoli (capogruppo di Ravenna in comune) ha presentato, assieme a Veronica Verlicchi (capogruppo de La Pigna), un emendamento, poi ritirato per poterlo approfondire in commissione, volto a semplificare le procedure di riqualificazione.

"Riteniamo corretto – ha commentato il consigliere Pd Lorenzo Margotti - consentire a tutti gli interessati di presentare nei tempi previsti dal regolamento le istanze di riqualificazione dei capanni, garantendo a tutti la necessaria parità di condizioni, visto che sono numerosi quelli insediati lungo le aste fluviali. Consentendo ai titolari di poter acquisire i risultati degli studi che sono essenziali per la redazione delle valutazioni idrauliche e che oggi sono stati messi a disposizione dal Comune, si permetterà di perseguire la massima sicurezza delle aste fluviali in caso di eventi atmosferici anche importanti".

"Come abbiamo sottolineato più volte – ha ribadito il capogruppo del Pd Fabio Sbaraglia che ha presentato un ordine del giorno – la nostra finalità resta la difesa e la corretta fruizione del territorio naturale e delle nostre risorse ambientali. Gli interventi di ristrutturazione sono aumentati in modo consistente, finora sono state quasi duecento le istanze di legittimazione presentate, dunque vogliamo continuare a favorire la riqualificazione dei capanni che si collocano in queste zone pregevoli per la nostra città evitando che possano essere abbandonati al degrado. In quest'ottica e al fine di agevolare e incentivare le attività di riqualificazione, diventa fondamentale che la collaborazione tra Enti sia massima. Per questo chiediamo alla Regione di allineare le scadenze delle proprie richieste alla data della nostra proroga e di valutare le integrazioni richieste ai capannisti sui fiumi in relazione a quanto emerge dagli studi idraulici che il Comune di Ravenna ha messo a disposizione".

La delibera conferma l’opportunità di prorogare i limiti alla presentazione delle istanze edilizie o PU o PdR, di un anno, fino al 31/07/2019, rimanendo comunque in vigore la scadenza del 31/08/2021 per la comunicazione di fine lavori. Successivamente all'entrata in vigore dei Piani Assetto Idrogeologico - Piani di Gestione del Rischio Alluvioni, il Comune di Ravenna ha ritenuto necessario acquisire delle conoscenze specifiche sugli effetti indotti dalle massime piene dei fiumi Savio, Torrente Bevano, Uniti (Ronco e Montone), Lamone e Reno, sulla spiaggia e sulle località balneari limitrofe alle singole foci. Tali studi sono conclusi relativamente ai fiumi Savio, Torrente Bevano, Uniti (Ronco e Montone) e Lamone, mentre è ancora in corso lo studio relativo al fiume Reno e hanno fin ora evidenziato il totale contenimento delle massime piene senza rischi di sormonto arginale.

Il gruppo Ravenna in comune, nel dichiararsi favorevole alla delibera e all’ordine del giorno, ha auspicato che in sede di commissione si possa arrivare ad una semplificazione delle procedure per incentivare i capannisti nella regolarizzazione delle strutture.

Il gruppo Lista per Ravenna, sospendendo un proprio ordine del giorno sulla semplificazione delle procedure, ha chiesto di discuterlo in una seduta del consiglio entro la fine di luglio e ha auspicato una soluzione rapida per i capannisti.

Il Gruppo misto ha evidenziato che, nonostante le precedenti modifiche al regolamento, le domande di riqualificazione presentate sono state poche. Ha evidenziato che la proroga è necessaria, ma i tempi si allungano a 4 anni.

Il gruppo La Pigna, annunciando il voto favorevole, ha sottolineato che 4 anni di proroga indicano che c’è un problema di snellimento di procedure e ha chiesto una nuova commissione per poterle semplificare.

Il gruppo Ama Ravenna ha evidenziato come, pur nella sua complessità, non esiste un regolamento simile in Italia, sottolineando la sensibilità dell’amministrazione nel voler tutelare un ambiente così fragile e unico.

Il gruppo Pri, condividendo la proroga stabilita dalla delibera, ha auspicato che la futura commissione possa servire per concertare una reale sburocratizzazione che agevoli le pratiche di riqualificazione dei capanni.

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