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Cronaca Cervia

Racket della prostituzione sull'Adriatica: sgominato pericoloso sodalizio bulgaro

Le manette sono scattate per una 35 anni da oltre un decennio attiva nel campo della prostituzione, il compagno 35enne, la sorella 33enne ed un connazionale di 42 anni arrivato appositamente dalla Bulgaria.

Per una piazzola sull'Adriatica erano capaci di chiedere fino a 100 euro. E chi si rifiutava veniva picchiato o minacciato con armi. I Carabinieri della Compagnia di Cervia e Milano Marittima, al termine di un'attività investigativa, hanno sgominato un'organizzazione a capo della quale vi era una bulgara da anni residente a Cesenatico. Le manette sono scattate per una 35 anni da oltre un decennio attiva nel campo della prostituzione, il compagno 35enne, la sorella 33enne ed un connazionale di 42 anni arrivato appositamente dalla Bulgaria.

L'attività investigativa ha mosso i primi passi ad inizio giugno, quando si è registrata un'impennata di aggressioni ai danni di prostitute e transessuali. Gli uomini dell'Arma hanno chiarito che dietro le violenze vi erano gruppi armati di cittadini bulgari: lo scopo era quello di estorcere somme in cambio della possibilità di occupare piazzuole della statale su cui prostituirsi. Sotto la lente degli investigatori sono finiti, in particolari, due episodi, entrambi verificatisi all’Area di Servizio Cep, a Savio di Cervia, lungo la corsia sud.

La notte dell’8 giugno, una decina di persone (tra cui i 4 fermati), a bordo di tre auto, aveva malmenato almeno otto prostitute (tra loro, 2 trans), per convincerli a pagare 100 euro al giorno la piazziola. Alle violenze si sono anche aggiunte gravi minacce, con l'esibizione di una pistola. Mercoledì pomeriggio scorso, le 2 donne di quel gruppo sono tornate per rinnovare la minaccia con l'arma da fuoco.

I carabinieri, che da anni controllano l’evoluzione del fenomeno della prostituzione di strada, sono quindi entrati in azione nella nottata di giovedì, all’ennesima aggressione (uno dei feriti, un transessuale di origini bulgare, ha riportato lesioni interne dopo esser stato colpito con calci allo stomaco, guaribili non prima di 20 giorni), operando ricerche a tappeto per tutta la riviera e rintracciando i responsabili, nel giro di poche ore, in un hotel di Cesenatico. Tutto il sodalizio, ad eccezione della 33enne che dovrà presentarsi quotidianamente al comando dell'Arma di Cesenatico per l'obbligo quotidiano di firma, si trova in carcere a Ravenna a disposizione del sostituto procuratore Marilù Gattelli.

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