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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Prostituzione, la criminalità si fa pagare pure l'affitto dell'Adriatica

Arrestati dalla Polizia di Stato gli sfruttatori della prostituzione sulla Statale Adriatica di Ravenna- Si è cconclusa in questi giorni una complessa e lunga indagine della Squadra Mobile di Ravenna contro il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione gestita da gruppi di stranieri sulla strada statale Adriatica.

Arrestati dalla Polizia di Stato gli sfruttatori della prostituzione  sulla Statale Adriatica di Ravenna- Si è cconclusa in questi giorni una complessa e lunga indagine della Squadra Mobile di Ravenna contro il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione gestita da gruppi di stranieri sulla strada statale Adriatica. Il bilancio dell’attività, svolta dalla Sezione della Criminalità organizzata e straniera della Squadra Mobile, è corposo: oltre venti persone sono state arrestate e fermate grazie agli arresti in flagranza e ai provvedimenti di fermo emessi dalla Procura della Repubblica e le ordinanze del GIP di Ravenna.

Questa mattina l’epilogo, con gli ultimi due provvedimenti eseguiti nei confronti di due cittadini albanesi, un uomo B.A., di 27 anni, residente a Cesenatico, e una donna, L.S., di 22 anni, residente a Cervia.Le donne sfruttate, tutte cittadine straniere, si prostituivano nelle piazzole della statale ed in appartamenti affittati ove poi consumavano i rapporti sessuali con i clienti incontrati sulla strada. Gli accertamenti della Squadra Mobile di Ravenna hanno consentito di far luce sullo sfruttamento della prostituzione sulla statale da parte di diversi gruppi di protettori stranieri, ungheresi, rumeni ed albanesi, dediti allo sfruttamento di loro connazionali nelle zone di Cervia (RA), Cesenatico (FC) e Rimini (RN).

Erano due i livelli di sfruttamento: il primo, quello proveniente direttamente dallo sfruttamento della prostituzione esercitata dalle donne, mentre il secondo era ricavato dall’”affitto” delle piazzole concesse da altri gruppi che ne reclamavano la zona di influenza. Per la piazzola si doveva pagare da 120 a 200 euro per ogni prostituta per tre giorni. Al pagamento era assicurato un servizio di vigilanza e protezione da parte di appartenenti al gruppo criminale.

Ieri, gli investigatori della Polizia di Stato hanno eseguito il provvedimento nei confronti dell’ultimo soggetto (B.A.), una delle figure principali e di rilievo del giro impiantato in Romagna, recentemente trasferitosi a Gravina in Puglia, con la collaborazione del locale Commissariato di P.S. e della Squadra Mobile di Bari. Era già stato arrestato altre due volte, per favoreggiamento della prostituzione  a Cervia, e poi a Cesenatico perché aveva una pistola Beretta, calibro 9 mm. corto, con sette proiettili nel caricatore ed altri nella sua disponibilità. Per la donna, invece, che ha avuto un ruolo più sfumato e di ausilio per il gruppo, è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora in Emilia Romagna.

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