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Cronaca Centro / Piazza Luigi Einaudi

Anche Ravenna si unisce alla protesta delle donne iraniane: la manifestazione in centro

La Casa delle Donne di Ravenna organizza un appuntamento in piazza Einaudi per manifestare la propria vicinanza alle donne che guidano la protesta in Iran

Sabato alle 18 le donne della Casa delle Donne di Ravenna saranno in piazza Einaudi per manifestare solidarietà con la lotta delle sorelle iraniane, che da giorni riempiono le piazze e le strade di tutto l’Iran per reclamare “vita e libertà” per loro e per tutte le donne iraniane. Le proteste sono cominciate dopo l’uccisione di Masha Amini, la 22enne di origini curde in vacanza a Teheran con la famiglia, arrestata dalla “polizia morale” con l’accusa di non aver indossato correttamente il velo. Durante le manifestazioni, è stata uccisa anche Hadit Najafi, un’altra giovanissima iraniana che, con i suoi capelli biondi al vento, è diventata simbolo delle proteste, soprattutto dopo che è stata raggiunta e uccisa da numerosi proiettili sparati dalla polizia per disperdere le manifestanti e reprimere la protesta. Per Masha, Per Hadit e per tutte le altre, le donne della Casa delle Donne di Ravenna saranno in piazza sabato al grido di “Donna, vita, libertà”.

“La morte della ventiduenne Mahsa Amini, deceduta in condizioni sospette il 16 settembre scorso, ha messo a nudo la vera natura del regime degli Ayatollah: un umiliante disprezzo per i propri cittadini e per le donne in particolare. Durante le manifestazioni di protesta, è stata uccisa anche Hadit Najafi, giovanissima iraniana diventata simbolo delle proteste che il regime sta tentando di reprimere con violenza e intimidazioni inaccettabili - dichiara il gruppo di +Europa Ravenna che parteciperà alla manifestazione in centro - La morte di Mahsa Amini rivela ancora una volta la natura misogina del regime poiché le forze di sicurezza hanno arrestato la giovane donna a causa del cosiddetto “uso improprio” del velo. Ma il velo da solo non è il principale problema delle donne iraniane, dato che molte di loro seguono le leggi islamiche o tradizionali volontariamente; ciò che è gravissimo è la mancanza di libertà di scelta, e con essa, l’ideologizzazione di ciò che le donne iraniane ritengono debba essere una decisione personale".

"Probabilmente le proteste montanti in Iran non rappresentano ancora una vera minaccia per il regime che, fino ad ora, è stato in grado di gestire situazioni del genere ricorrendo ad una combinazione di forza bruta, manipolazione e intimidazioni. La situazione però potrebbe continuare così per molto tempo ancora, facendogli perdere sempre più credibilità e legittimità politica nei confronti della popolazione; favorendo un cambiamento anche a Teheran.
Proprio per questo - conclude +Europa - è importante non far spegnere l’attenzione internazionale sulle violazioni dei diritti umani in Iran e sostenere in ogni modo chi sta protestando contro il regime".

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