"Protocollo del porto in scadenza, necessario aumentare le misure di sicurezza"

Nei prossimi giorni scadrà il protocollo sulla sicurezza nel porto, lo strumento che ha permesso di migliorare nel porto di Ravenna, per primo in Italia, i controlli e le condizioni di lavoro. Da trent'anni, il 13 marzo, la città di Ravenna ricorda la terribile tragedia che costò la vita nel cantiere della Mecnavi a 13 operai, molti giovani, alcuni al loro primo giorno di lavoro, perché tragedie come quella non si ripetano più.

"Grazie a questo impegno e a questa volontà di tutta la comunità ravennate, in primo luogo le organizzazioni sindacali, il porto di Ravenna ha anticipato le normative nazionali e le leggi vigenti e si è dotato da anni di un protocollo sulla sicurezza che ha consentito di migliorare le condizioni di lavoro delle attività che vengono svolte, in particolare quelle di carico, scarico e movimentazione nei piazzali - scrivono in una nota Federica Degli Esposti (Coordinatrice Articolo 1 - Movimento democratico progressista), Ilaria Morigi(Coordinatrice Sinistra per Ravenna), Mariella Matovani e Ganluca Rambelli (consiglieri comunali) - Tramite l'attività dei rappresentanti dei lavoratori addetti alla sicurezza, in collaborazione con gli enti e le istituzioni preposte e le imprese del settore, vengono pianificati e attuati controlli e interventi in una situazione di reciproca fiducia, che hanno consentito di affrontare meglio le problematiche che quotidianamente si pongono, utili a rendere sempre più sicuro il lavoro nel porto. È volontà comune procedere al rinnovo con la sottoscrizione da parte delle istituzioni, delle organizzazioni sindacali e di tutte le categorie imprenditoriali. Occorre quindi trovare le condizioni economiche e organizzative per continuare questa l'importante esperienza e perché in una realtà strategica per il futuro di Ravenna, quale e' il porto, sia sempre più tutelata la qualità del lavoro e la sicurezza di coloro che vi operano".