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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Faenza

La provincia cede all'Isia il terzo piano di Palazzo Mazzolani

La presidente dell'istituto faentino: "Nuovi laboratori e aule saranno essenziali per l’ampliamento dell’offerta formativa e per assicurare l’accensione dei corsi di terzo livello"

Martedì la Provincia di Ravenna ha consegnato all'ISIA di Faenza le chiavi del terzo piano di Palazzo Mazzolani, a seguito della convenzione firmata quest'estate da Michele de Pascale, Presidente della Provincia, e Giovanna Cassese, Presidente dell'istituto faentino, che vede cedere a quest'ultimo in comodato d'uso gratuito i locali al terzo piano dello storico palazzo, già sede dell'istituto faentino dal 1980, anno della sua fondazione. La Provincia di Ravenna, proprietaria di una porzione dell’immobile, ha concesso tale utilizzo fino al 2045, in previsione della necessità di ampliare l’offerta formativa dell’istituto, destinando alla didattica i locali posti al terzo piano, liberi da circa un anno e utilizzabili a seguito di interventi di restauro e risanamento. La richiesta da parte dell'ISIA di Faenza è stata presentata per dare attuazione al Decreto Ministeriale che ha previsto appositi finanziamenti ministeriali per interventi di edilizia AFAM. Un grande atto di fiducia, quello da parte della Provincia verso l'ISIA di Faenza, la cui intenzione è quella di valorizzare l'edificio storico, vincolato da tutela artistico e architettonica, per una migliore distribuzione di funzioni ed utilizzo degli spazi, che consentiranno anche l’attivazione di corsi di terzo livello.

"È con grande soddisfazione che annunciamo questo importante ampliamento - afferma Giovanna Cassese, Presidente di ISIA Faenza - In questi ultimi sei anni la politica dell’ISIA si è concentrata su azioni concrete nel migliorare costantemente gli spazi, implementando dotazioni strumentali, laboratori, arredo delle aule, nonché risistemando l’atrio d’ingresso, abbattendo barriere architettoniche e  inaugurando la nuova Biblioteca di Design Bruno Munari. Altri progetti sono in cantiere, a cominciare dalla risistemazione della bella corte interna, per dare sempre più centralità, decoro e dignità alla nostra prestigiosa istituzione, che non solo assicura una formazione in ambito universitario ma è un’istituzione culturale a tutto tondo che dialoga costantemente con la città. L’ISIA di Faenza, ottenuta la disponibilità dei nuovi spazi, avrà così  la possibilità di accedere ai fondi stanziati in questi mesi dal Ministero dell’Università e della Ricerca per interventi di edilizia e potrà farsi carico autonomamente dei lavori di manutenzione straordinaria di natura edile nonché di adeguamento infrastrutturale, al fine di ripristinare la piena funzionalità degli spazi in coerenza con la nuova destinazione d’uso, connaturata alla sua missione di didattica, produzione e ricerca. Nuovi laboratori e aule saranno essenziali per l’ampliamento dell’offerta formativa e per assicurare l’accensione dei corsi di terzo livello come il già programmato Master in design ceramico e i dottorati di ricerca".

“E’ stato con grande piacere e convinzione – dichiara il presidente della Provincia Michele de Pascale – che abbiamo accolto la richiesta dell’ISIA di Faenza di utilizzare i locali del terzo piano di palazzo Mazzolani. In primo luogo ovviamente per lo scopo al quale saranno destinati, che è quello di offrire a tanti ragazzi e ragazze eccellenti opportunità formative e quindi occasioni di crescita e affermazione professionale; in secondo luogo perché si innesca così un percorso virtuoso che porta alla riqualificazione di un patrimonio pubblico. Ed è anche particolarmente significativo che Palazzo Mazzolani sia stato sede dell’ISIA fin dalla sua fondazione, nel 1980. Come comunità provinciale crediamo moltissimo nell’Alta Formazione Artistica e Musicale e la nostra volontà e il nostro auspicio sono che l’utilizzo di questi locali costituisca per l’ISIA di Faenza e per tutto il complesso dell’offerta formativa provinciale nei settori della formazione artistica e musicale un ulteriore e concreto passo avanti, come ad esempio lo sono state le recenti statizzazioni dell’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Verdi e dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna”.

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