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Cronaca

Nuovi provvedimenti antismog, le novità: si comincia il primo ottobre

I nuovi provvedimenti saranno adottati da tutti i Comuni della regione con popolazione superiore a 30mila abitanti, e saranno in vigore dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 8.30-18.30

Prendono il via dal primo ottobre al 31 marzo di quest'anno i nuovi provvedimenti antismog previsti dal Pair, il Piano Aria Integrato Regionale,  che contempla 90 azioni per ridurre sensibilmente l'inquinamento atmosferico entro il 2020. I nuovi provvedimenti saranno adottati da tutti i Comuni della regione con popolazione superiore a 30mila abitanti, e saranno in vigore dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 8.30-18.30 durante la quale non potranno circolare in un'area cittadina delimitata i veicoli che appartengono alle categorie più inquinanti poiché sprovviste di dispositivi introdotti dopo il 2000: veicoli pre euro ed euro 1 a benzina; veicoli diesel privati pre euro fino a Euro 3 compreso; veicoli diesel commerciali fino a euro 2 compreso; ciclomotori e motocicli pre euro (immatricolati prima del 1999). Potranno circolare liberamente i veicoli alimentati a Gpl, a metano e quelli elettrici.

Le auto a benzina immatricolate tra il 1993 al 1996 sono quelle cui è destinato il provvedimento. A Ravenna i veicoli con tali caratteristiche rappresentano circa il 10 per cento del totale. Tale percentuale è destinata ad abbassarsi una volta stabilite le deroghe con un'apposita ordinanza di prossima emanazione per situazioni e categorie specifiche di persone. La stessa ordinanza conterrà anche il perimetro dell'area interessata dalle limitazioni. Sono previste anche quest'anno le domeniche ecologiche, una volta al mese, già a partire dal 4 ottobre, con le stesse modalità e nello stesso perimetro interessato dai provvedimenti dei giorni feriali.  

"Capisco- dichiara il vicesindaco Giannatonio Mingozzi - le valutazioni degli assessori Liverani e Guerrieri quando riconducono le misure antismog proposte, al vincolo indissolubile con la normativa regionale di derivazione europea, ma la Regione aveva altre opportunità di distribuire i provvedimenti tenendo conto di città come Ravenna, o di altre a marcata presenza turistica, che hanno bisogno tutta la settimana di maggiore flessibilità negli ingressi e che oggi rischiano di vedersi annullare l'effetto dei nuovi parcheggi e di investimenti compiuti per non chiudere definitivamente il centro storico. Mi stupisce che non abbiano speso una sola parola i nostri consiglieri regionali perché quando la partita è aperta tutti si devono impegnare affinché il rilancio di tutto il centro storico non viva altalenanze così negative".

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