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Cronaca

Legambiente pulisce gli stradelli di Marina e lancia una proposta per la loro rivalorizzazione

Fondamentale è stato l’aiuto e la collaborazione da pare dei numerosi richiedenti asilo di Persone in Movimento e Romania Mare, insieme ai volontari di Auser e Re di Girgenti, con il sostegno della Pro Loco e del Comitato Cittadino di Marina"

Quasi 40 volontari, in questa seconda giornata di Puliamo il Mondo a Ravenna, si sono impegnati nella raccolta dei rifiuti abbandonati lungo gli stradelli retrodunali, sulle stesse dune e a fianco del percorso ciclopedonale che costeggia la Pineta di Marina di Ravenna. Fondamentale è stato l’aiuto e la collaborazione da pare dei numerosi richiedenti asilo di Persone in Movimento e Romania Mare, insieme ai volontari di Auser e Re di Girgenti, con il sostegno della Pro Loco e del Comitato Cittadino di Marina. La qualità dei rifiuti ritrovati, la dice lunga sulla loro origine: bicchieri da cocktail in plastica, bottiglie e lattine di birra e numerosissime cannucce, sono il risultato della maleducazione e della superficialità che purtroppo si assumono in momenti di festa come gli happy hour estivi. Con queste complessive 100 ore di volontariato è stato possibile recuperare dagli stradelli ben più di 1000 tra bottiglie e lattine di birra (5 bidoncini del vetro, riempiti), più di 400 bottiglie di plastica e più di 20 sacchi di materiale indifferenziato.

“Un vero peccato vedere ridotta la nostra vetrina estiva in quelle condizioni”, commentano i volontari. Oltre a richiedere un maggior impegno nel mantenimento decoroso degli stradelli, Legambiente propone "una loro rivalutazione attraverso la chiusura degli stessi dalle auto e motorini, consentendo alle dune presenti tra gli stabilimenti, anch’esse degradate ed invase dai rifiuti, di ricollegarsi alla pineta. In questo modo, si verrebbe a creare una discontinuità tale da impedire le progressione delle auto, ma una continuità ciclopedonale attraverso piccoli ponticelli che scavalcherebbero le dune. Queste andrebbero poi recintate e tutelate come più volte sottolineato dal nostro Gizc. Un piccolo accorgimento di poca spesa, ma che apporterebbe notevoli valori sia in termini naturalistici che di vivibilità degli stradelli, nella speranza che venga preso in considerazione da chi si proporrà per il bando di concorso da 10 milioni di euro, già in atto".

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