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Cronaca

Punta Marina, la riabilitazione si fa nel relax delle Terme

L'associazione di volontariato Onlus "Il Sorriso di Giada" e le Terme di Punta Marina hanno stretto un accordo importante sui percorsi riabilitativi in acqua termale

È un accordo importante quello stretto tra l’associazione di volontariato Onlus “Il Sorriso di Giada” e le Terme di Punta Marina, che permette di realizzare un progetto sperimentale per offrire ai bambini e ragazzi con gravi difficoltà dovute a patologie neuromotorie (paralisi cerebrale infantile o amiotrofia spinale) un’attività di ginnastica in acqua in grado di rendere più efficaci le terapie riabilitative e di portare benessere psicofisico alla persona, grazie alla realizzazione di percorsi riabilitativi in acqua termale.

La novità del progetto consiste nel rendere accessibile la piscina anche ai portatori di tracheotomia, grazie alla collaborazione del dottor Giancarlo Piccinini, medico del reparto di pediatria dell’ospedale civile Santa Maria delle Croci di Ravenna, che si è fatto portavoce di questo desiderio e bisogno di libertà e leggerezza. Un apporto importante arriva dall’associazione “Il Sorriso di Giada”, di cui si fanno portavoce la presidente Pamela Zingale e il vicepresidente don Paolo Pasini, che si è fatta carico dell’acquisto di un sollevatore per consentire ai bambini e ai ragazzi con difficoltà dovute a patologie neuromotorie di accedere alla piscina delle Terme di Punta Marina, rappresentate dal Direttore Andrea Accardi.

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Il progetto è stato illustrato mercoledì mattina durante un incontro alle Terme, al quale oltre a tutti i soggetti direttamente coinvolti sono intervenuti l’assessore all’infanzia Ouidad Bakkali e il consigliere comunale Daniele Perini. "L’immobilità e la costrizione in posizione distesa o seduta, dovute alla costante necessità del respiratore a ventilazione meccanica, viene annullata o parzialmente ovviata poichèl’acqua ha il pregio di vincere la forza di gravità, rendendo la possibile motricità anche con il minimo sforzo e alleggerendo le articolazioni - commenta Pamela Zingale - Movimenti più fluidi in acqua termale salso bromo iodica riscaldata a 33° non solo faciliteranno il benessere generale della persona, ma rappresenteranno un'occasione di scambio per condividere un’esperienza appagante. Il personale specializzato delle terme, assieme ai genitori dei ragazzi e bambini assistiti anche dal dottor Piccinini, creeranno uno spazio riabilitativo che permetta di esprimersi liberamente in un contesto paritario e protetto. A ciò si aggiunge l’importanza di donare alle famiglie la possibilità di uscire dall’isolamento che comporta la quotidianità di chi vive la disabilità dei propri cari".

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