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Cronaca

Quarta dose di vaccino anti-Covid, si parte: tutto quello che c'è da sapere

Quando vaccinarsi e con quale farmaco? Con quali tempistiche rispetto alla precedente vaccinazione o a un'infezione da Coronavirus? Ecco tutto quello che c'è da sapere

I dati sui contagi in aumento in Europa e in Italia hanno impresso un'accelerazione alla nuova fase della campagna vaccinale contro il Covid. "L'estate non rallenti le vaccinazioni", ha auspicato il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, anche se il richiamo-bis rischia di essere un fallimento annunciato. I motivi sono diversi: alcuni ritengono che sia meglio aspettare i vaccini adattati alle cosiddette "varianti di preoccupazione di Omicron" in autunno, ci sono le ferie estive di mezzo e il personale addetto alle somministrazioni scarseggia.

Sta di fatto che la quarta dose di vaccino contro il Covid è stata approvata dall'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e il ministero della Salute ha pubblicato una nuova circolare con le linee guida per le regioni per estenderla alle persone con più di 60 anni e per i soggetti fragili sopra i 12 anni. Ecco perché la macchina delle somministrazioni nelle regioni sta ripartendo. In Emilia-Romagna sono già 10.706 le prenotazioni fatte sul territorio regionale per la somministrazione della quarta dose del vaccino anti-Covid a fine mattinata, nella prima giornata dedicata anche agli over60.

Prima di questa circolare ministeriale, la quarta dose in Italia era prevista soltanto per le persone con più di 80 anni o con particolari problemi di salute, perché più a rischio di sviluppare forme gravi di Covid. Con l'ondata estiva di Coronavirus in tanti Paesi europei, l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) hanno raccomandato di "considerare la somministrazione di una seconda dose di richiamo dei vaccini a mRNA anti Covid alle persone di età compresa tra 60 e 79 anni e a quelle con condizioni mediche che le espongono a un rischio più elevato di sviluppare la forma grave della malattia".

Ma quando vaccinarsi e con quale farmaco? Con quali tempistiche rispetto alla precedente vaccinazione o a un'infezione da Coronavirus? Ecco tutto quello che c'è da sapere, con le domande e le risposte sulla quarta dose di vaccino anti Covid. Today ha raccolto le informazioni provenienti dalle autorità internazionali di controllo, come l'Agenzia europea per i medicinali (Ema), e dalle autorità nazionali (il ministero della Salute e l'Agenzia italiana del farmaco), elaborate sulla base delle ricerche scientifiche e dei test clinici fatti finora.

A chi è raccomandata la somministrazione della quarta dose?

La quarta dose (o seconda dose di richiamo) è raccomandata innanzitutto a tutti gli over 60, ovvero a più di 13 milioni di italiani, e alle persone fragili con altre patologie invalidanti dai 12 anni in su. Prima della circolare del ministero della Salute, il secondo richiamo era raccomandato solo agli over 80. Per il momento non si tratta di una vaccinazione obbligatoria, ma volontaria: deve dunque farsi avanti il singolo cittadino, informandosi sul sito della propria regione.

Perché fare la quarta dose?

I dati più recenti dell'Istituto superiore di sanità (Iss) dicono che nel 52% dei casi il vaccino evita l'infezione, ma il dato arriva all'84% se si considera la protezione dalla malattia grave. Chi non è vaccinato, inoltre, rischia 7 volte di più di morire per Covid di chi ha fatto il booster, cioè tre dosi. Con la quarta la protezione sarebbe ancora maggiore.

Da quando ci si può vaccinare con la quarta dose?

Al netto delle tempistiche organizzative nei territori, ci si può vaccinare da subito. Le regioni italiane si stanno attrezzando e in Emilia Romagna le prenotazioni per la quarta dose partono oggi, mercoledì 13 luglio.

Dove fare la quarta dose e come prenotarsi?

Si può fare il vaccino dal proprio medico di famiglia, negli hub vaccinali allestiti dalle regioni e in farmacia. Per prenotarsi si può chiamare il medico personale (anche se non tutti hanno aderito alla campagna) o andare sul sito della propria regione per vaccinarsi in farmacia o negli hub vaccinali, molti dei quali stanno riaprendo per rispondere alle nuove richieste.

Quale vaccino sarà utilizzato?

Per la quarta dose verranno utilizzati solo vaccini a mRna, indipendentemente dai tipi utilizzati per le altre dosi. Gli unici due autorizzati dalle agenzie regolatorie internazionali sono Pfizer-BioNTech e Moderna, che saranno distribuiti secondo le disponibilità, con l'obbligo di somministrare Pfizer ai ragazzi tra i 12 e i 17 anni.

Quanto tempo deve essere passato dal precedente richiamo? E cosa succede se si è stati positivi al Covid di recente?

In linea di massima, deve essere trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla terza dose. Chi ha avuto il Covid dopo la terza dose, invece, può fare il vaccino dopo 120 giorni dall'ultima infezione. È scientificamente provato che dopo quattro mesi la protezione degli anticorpi comincia a scendere.

È meglio fare la quarta dose ora o aspettare il vaccino aggiornato in autunno? E quando arriveranno i vaccini aggiornati alla variante Omicron?

Sono molti a chiedersi se conviene fare subito la quarta dose o aspettare, in autunno, il vaccino aggiornato contro la variante Omicron e le sue sottovarianti. Per l’infettivologo Massimo Galli fare il vaccino adesso, anche se non aggiornato, "permette di proteggersi da subito dal contagio di Omicron". L'iter di autorizzazione dei farmaci è in corso, ma non è ancora possibile prevedere con certezza quando saranno disponibili alla somministrazione. In linea di massima sarà in autunno, ma chi farà la quarta dose adesso dovrà comunque aspettare 120 giorni prima di effettuare un nuovo eventuale richiamo con un vaccino aggiornato. Saranno il ministero della Salute e le autorità di controllo, come sempre, a decidere intervalli e tempi per la somministrazione di un eventuale nuovo richiamo in autunno.

Fare una seconda dose di richiamo può essere un problema?

No, perché i vaccini contro il coronavirus, specialmente a mRNA, si sono rivelati sicuri e hanno permesso di salvare milioni di vite in circa un anno di loro diffusione a livello globale. Lo dice la scienza, lo certificano i numeri. In ogni caso, le modalità e i tempi di somministrazione dei richiami sono decisi dalle autorità internazionali di controllo come l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) e dalle autorità nazionali (il ministero della Salute e l'Agenzia italiana del farmaco), sulla base delle ricerche scientifiche e delle evidenze dei test clinici emerse finora.

Infine, cosa succede con il Green Pass?

Chi fa un tampone negativo riceve l'aggiornamento della certificazione verde, che al momento resta necessaria per entrare nelle strutture sanitarie e nelle residenze per anziani. Per questo motivo, quando si diventa negativi dopo l'infezione oppure, ad esempio, quando chi era rimasto indietro riceve la terza dose del vaccino, arriva la notifica da parte del ministero alla Salute nella quale si comunica che è possibile scaricare il certificato verde.

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