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Cronaca

Si amplia la raccolta rifiuti a Ravenna. E la Tari non aumenterà

Guerrieri ha concluso dicendo di apprezzare l’emendamento di Zampiga “perché il suo inserimento nel regolamento valorizza e rafforza ulteriormente progetti di educazione e sensibilizzazione ambientale già oggi consolidati e diffusi, come ad esempio Riciclandino, che ogni anno registra maggiori diffusione e apprezzamenti”.

La Tari non aumenta e il fronte dei servizi relativi alla raccolta dei rifiuti si amplia. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dalle delibere di modifica del regolamento per la disciplina della tassa e di determinazione delle tariffe 2015 approvate giovedì dal consiglio comunale. Entrambe le delibere sono state approvate con il voto favorevole dei gruppi Pd, Pri, Sel, Idv e Fds e quello contrario dei gruppi Movimento 5 Stelle, Lista per Ravenna, Lega Nord e Ncd. E’ stato anche approvato, all’unanimità, un emendamento presentato dal consigliere Antonio Zampiga (Pd), affinché la scontistica derivante dal conferimento in stazione ecologica possa essere devoluta a scuole e onlus sulla base di specifici progetti.

“Il tributo non subirà aumenti - ha spiegato l’assessore all’Ambiente Guido Guerrieri - sia sulle utenze domestiche sia su quelle non domestiche. Nel contesto attuale ritengo sia un ottimo risultato, tanto più se si considera che è accompagnato da un ampliamento dei servizi: è previsto infatti che la raccolta porta a porta venga ampliata a tutta l’area portuale e si stanno studiando progetti, anche di sistema misto, sui lidi e a Porto Fuori. E’ intenzione dell’amministrazione comunale accompagnare questi nuovi progetti con una scontistica dedicata, analoga alla tariffazione puntuale, che potrà essere compiutamente attuata solo dopo l’uscita del relativo decreto e della legge regionale”.

Venendo alle modalità di determinazione delle tariffe, Guerrieri ha spiegato che “quest’anno il costo complessivo del servizio rifiuti sarà inferiore all’anno scorso dell’1,8 per cento. Calerà infatti di oltre 550mila euro. Ciò non si potrà tradurre in un calo della tassa perché dalla banca dati delle utenze risulta che purtroppo quelle non domestiche, ovvero le imprese, sono in diminuzione, ovviamente a causa della crisi. Abbiamo quindi rimodulato la proporzione tra domestico e non domestico, con l’intento di lasciare le tariffe inalterate per tutte le categorie: se nel 2014 il domestico pesava per il 59,5 per cento e il non domestico per il 40,5 per cento, quest’anno la quota a carico delle imprese sarà del 39,55 per cento e quella del domestico del 60,45. Inoltre non si procede al versamento in via ordinaria e al rimborso per somme complessivamente annue inferiori a 12 euro”.

Guerrieri ha concluso dicendo di apprezzare l’emendamento di Zampiga “perché il suo inserimento nel regolamento valorizza e rafforza ulteriormente progetti di educazione e sensibilizzazione ambientale già oggi consolidati e diffusi, come ad esempio Riciclandino, che ogni anno registra maggiori diffusione e apprezzamenti”.

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