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Cronaca

Radiologia Ravenna: "Nessun depotenziamento, l'angiografo verrà acquistato"

L'Ausl Romagna rassicura i sindacati. Sul tema erano intervenuti anche i neoconsiglieri Gardin (Lega Nord) e Alberghini.

L’acquisto del nuovo angiografo rientra tra gli investimenti programmati dalla Direzione generale dell’Ausl Romagna per la Radiologia di Ravenna.
È la stessa azienda sanitaria che rassicura i sindacati sul tema. “Per l’acquisizione – spiega una nota dell’Ausl - la Direzione ha incontrato la piena disponibilità da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che come in tante altre circostanze si è resa  disponibile e ha deliberato di stanziare una somma a titolo di erogazione liberale quale contributo per l'acquisto; conseguentemente l’Azienda Usl della Romagna ha attivato già diversi incontri preliminari per le procedura di gara per la scelta della tecnologia da acquisire, procedura che per l’importo considerato sarà a livello europeo e seguirà evidentemente i modi ed i tempi definiti nel nuovo codice degli appalti. Questi i passaggi formali intrapresi dall’Azienda proprio in virtù dello stato di obsolescenza dell’angiografo attualmente in uso e dell’importanza che il Servizio di Radiologia interventistica riveste per tutto il territorio.
Proprio per queste ragioni, note sia nei documenti di programmazione che comunicate anche alle stesse organizzazioni sindacali, non si comprendono le ragioni delle “sollecitazioni” rivolte all’Azienda”.
I TIMORI DI ALBERGHINI E GARDIN - Sul tema dell’angiografo erano intervenuti anche Samantha Gardini, consigliere comunale della Lega Nord, e Massimiliano Alberghini, consigliere: “l’angiografo va sostituito e se Ravenna si lascerà depredare di questa strumentazione clinica, l’esodo di pazienti verso Rimini o Cesena (dove si vorrebbe costruire il nuovo ospedale) sarà inevitabile. Questa è l’occasione per De Pascale di rompere con il passato e con le scelte poco oculate passate sotto silenzio con il suo predecessore Matteucci. Il sindaco deve schierarsi dalla parte dei suoi cittadini, per favorire gli investimenti in strumentazione clinica da parte dell’Assessorato regionale di Sergio Venturi e mantenere gli standard professionali presenti nel nostro ospedale. Perché, pezzo dopo pezzo, si rischia di perdere, con le specialità, anche le eccellenze che ancora sono presenti a Ravenna”.

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