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Cronaca

Dall'Ucraina a Ravenna per studiare l'arte, la laurea tanto sognata di Kristina: "Ma oggi non riesco a essere davvero felice"

Kristina vive a Ravenna da 10 anni e oggi finalmente ha conquistato quella laurea per la quale lei e la sua famiglia hanno fatto tanti sacrifici. Ma la ragazza ha potuto festeggiare solo in parte: suo fratello, i suoi parenti e anche il suo cuore sono là, sotto le bombe in Ucraina

Un giorno tanto sognato e 'sudato' con fatica e impegno, ma allo stesso tempo non all'altezza di come avrebbe potuto essere se in questo momento il suo Paese non fosse vittima di una guerra disastrosa. E' un giorno felice, ma allo stesso tempo non del tutto, per Kristina, 26enne che mercoledì si è laureata al Campus di Ravenna nel corso di laurea in Beni culturali. Kristina vive a Ravenna da 10 anni e ora finalmente ha conquistato quella laurea per la quale lei e la sua famiglia hanno fatto tanti sacrifici. Ma la ragazza ha potuto festeggiare solo in parte: suo fratello, i suoi parenti e anche il suo cuore sono là, sotto le bombe in Ucraina.

Kristina è arrivata a Ravenna quando aveva 16 anni raggiungendo la madre, che l'aveva lasciata con i nonni quando la figlia di anni ne aveva appena 6 per venire in Italia a lavorare. "A 15 anni sono venuta in vacanza e mi sono innamorata dell'Italia - racconta la neo dottoressa - Così l'anno dopo mi sono trasferita qui spinta anche da mio nonno, che per me era come un babbo e che oggi non c'è più, perchè mi diceva sempre che una laurea presa in un Paese dell'Unione Europea aveva più valore. Così mi sono iscritta al liceo artistico di Ravenna, sezione grafica, anche se non è stato facile perchè ancora non parlavo bene l'italiano. L'arte mi ha sempre affascinato, così dopo il diploma mi sono iscritta a Beni Culturali".

Kristina sa di essere una ragazza fortunata, 'privilegiata' rispetto a tante sue connazionali, e per questo è molto riconoscente. "Ho preso subito la patente perchè volevo essere indipendente e ho sempre lavorato come cameriera e fatto altri lavoretti per pagarmi gli studi, perchè non volevo pesare su mia mamma - dice la giovane - Ci ho messo un po' e ho fatto tanti sacrifici, ma oggi è una soddisfazione grandissima per me e per la mia famiglia, mia mamma oggi ha pianto tantissimo. Durante il discorso prima della proclamazione, poi, il direttore del corso ha parlato di me, dicendo come siano orgogliosi di avermi nella loro università. Ero un po' intimidita, ma anche molto orgogliosa di essere ucraina in questo momento di resistenza del mio Paese. La cosa che mi dispiace di più è che non sento davvero la gioia della laurea, anche se mi sento molto orgogliosa di essere ucraina e di aver realizzato quello che vorrebbe ogni ucraino, perchè il nostro Paese ci incoraggia a studiare".

I parenti di Kristina mercoledì non hanno potuto raggiungerla per festeggiare insieme a lei: "Loro sono a Ternopilì, proprio al confine con la Polonia, dove raccolgono i fuggitivi. Mio fratello ha portato sua moglie e il loro bambino alla dogana e noi siamo andati a prenderli in Polonia. Lui non poteva venire, ma in ogni caso ha detto che vuole restare e difendere il suo Paese, è una cosa che ci rende tutti molto orgogliosi. Il nostro, essendo un territorio di confine, ha sempre subìto tantissimo, ho fatto la mia tesi proprio sull'oppressione della Chiesa ortodossa russa. Per cui questa resistenza è anche per i nostri genitori. La guerra nel 2022 è una cosa inimmaginabile".

Per il futuro, la 26enne non si dà limiti: "Ora lavoro in una farmacia di San Zaccaria, che con l'associazione 'San Zaccaria insieme' raccoglie donazioni di farmaci e cibo da portare all'associazione Malva di Ravenna. Non mi aspettavo tutta questa solidarietà, è una cosa che mi emoziona tantissimo. Non so se cercherò un lavoro nei beni culturali, ho studiato più per farmi una cultura in realtà. E non so neanche se resterò in Italia o tornerò in Ucraina un giorno, qui ho trovato una persona speciale...".

"Kristina è l'esempio di come una giovane ragazza possa integrarsi nella nostra città trovando anche la forza di studiare per crescere - commenta Andrea Vasi, consigliere comunale del Partito repubblicano a Ravenna e amico della giovane -  Ravenna ancora una volta si dimostra inclusiva e capace di far realizzare i sogni a chiunque voglia vivere la propria vita qui".

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