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Cronaca

Rossella Urru in mano ai dissidenti algerini di Al Qaeda

Un gruppo dissidente del ramo algerino di Al Qaeda ha rivendicato il rapimento di Rossella Urru e di due suoi colleghi spagnoli, sequestrati il 23 ottobre in un campo Saharawi a Tindouf, nel sud dell'Algeria

Un gruppo dissidente del ramo algerino di Al Qaeda ha rivendicato il rapimento di Rossella Urru e di due suoi colleghi spagnoli, sequestrati il 23 ottobre in un campo Saharawi a Tindouf, nel sud dell'Algeria. Il gruppo "Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya" rivendica l'operazione del 23 ottobre a Tindouf, dove due cooperanti spagnoli e una italiana sono stati sequestrati", si legge in un breve messaggio inviato al corrispondente della France Presse a Bamako, in Mali.

La rivendicazione giunge all'indomani dalla pubblicazione da parte dell'agenzia di stampa mauritana Ani di una foto di cinque occidentali rapiti in due occasioni dal braccio locale di Al Qaeda, in cui non appariva la Urru. Nell'immagine si scorgevano i due geologi francesi Serge Lazarevic e Philippe Verdon, e gli altri sequestrati un olandese, uno svedese ed un uomo con doppia nazionalità britannica e sudafricana. 

"L'Associazione Forlivese per le Malattie del Fegato - dichiara il suo presidente, Salvatore Ricca Rosellini - è sempre vicina ai familiari, agli amici e ai cooperanti del CISP in questo difficile periodo, augurandosi che, al più presto, possano essere liberati i tre ostaggi".

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