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Cronaca

Tentano la rapina, ma dentro c'erano già i Carabinieri: bloccato lo 'sfortunato' fuggitivo

E' proprio il caso di dire rapinatori sfortunati. I due, infatti, hanno tentato il colpo in banca, ma al suo interno c'erano già i Carabinieri, intervenuti per un potenziale tentativo di truffa

E' proprio il caso di dire rapinatori sfortunati. I due, infatti, hanno tentato il colpo in banca, ma al suo interno c'erano già i Carabinieri, intervenuti per un potenziale tentativo di truffa.

Tentata truffa si trasforma in rapina in banca (foto di Massimo Argnani)

La tentata rapina

Il singolare episodio si è verificato giovedì mattina alla filiale della banca Credem di via Circonvallazione San Gaetanino, in centro a Ravenna. Intorno alle 11.45 una donna ultraottantenne del posto si è presentata allo sportello chiedendo di poter prelevare 4000 euro e dando vaghe indicazioni in merito a un presunto incidente che avrebbe avuto suo figlio. La cassiera ha capito subito che qualcosa in quella richiesta non tornava: così ha segnalato la cosa al superiore, che ha chiamato i Carabinieri. Uno dei militari intervenuti è quindi entrato, intrattenendosi nell'ufficio del direttore con quest'ultimo e la potenziale vittima.

Improvvisamente, mentre erano in ufficio, hanno sentito delle urla provenire dall'area destinata al pubblico. All'interno della banca, infatti, si erano introdotte due persone a volto travisato e armate di taglierino, che avevano costretto il cassiere minacciandolo a farsi consegnare oltre 11mila euro in contanti. In quel momento c'erano diversi clienti nel locale, quindi il Carabiniere in borghese, senza tirare fuori l'arma, si è identificato con i due malviventi scagliandosi poi contro questi ultimi con i quali si è innescata una collutazione, riuscendo a togliere loro la calzamaglia che gli nascondeva il viso e bloccandone uno - un 40enne campano - mentre l'altro è riuscito a fuggire. Il bottino, nel parapiglia, è volato a terra, ma è stato subito recuperato e restituito all'istituto di credito.

L'arresto del fuggitivo

E' quindi continuata l'attività investigativa per cercare di risalire al fuggitivo: il militare, infatti, lo aveva visto in volto e aveva notato che quest'ultimo aveva un pronunciato spazio tra i denti. Tramite approfondimenti si è arrivati quasi immediatamente a risalire all'eventuale potenziale complice, che sabato mattina è stato trovato e bloccato nei pressi della stazione ferroviaria - probabilmente, secondo gli inquirenti, mentre stava cercando di dirigersi fuori città. L'uomo, un 40enne della provincia di Foggia, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dal sostituto procuratore Lucrezia Ciriello, e martedì mattina il fermo è stato convalidato. I due si trovano ora nel carcere di Ravenna. Si tratterebbe, secondo i Carabinieri, di due criminali "di professione", pendolari del crimine senza fissa dimora: da anni, infatti, i due si spostavano in giro per l'Italia per commettere rapine, anche in diverse banche, o altri reati, specialmente contro il patrimonio.

La truffa

Per quanto riguarda la tentata truffa all'anziana, invece, gli investigatori escludono che ci possa essere un collegamento con la rapina: si sarebbe trattata di una "fortunata coincidenza". L'anziana, infatti, ha spiegato di aver ricevuto una chiamata in cui le venivano chiesti dei soldi per il figlio, che aveva appena avuto un incidente. I Carabinieri stanno indagando per cercare di risalire ai truffatori.

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