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Cronaca

Rapinavano le poste legando i dipendenti e minacciandoli con una scacciacani: i malviventi restano in carcere

I due malviventi - uno travisato con maschera in lattice, coppola e mascherina sanitaria e l’altro con cappellino e mascherina sanitaria - agivano a ridosso dell’orario di chiusura muniti di fascette per immobilizzare i dipendenti per infine fuggire in bicicletta

I ricorsi sono inammissibili: confermata la sentenza per rapina di due uomini di 46 e 29 anni, rispettivamente originari di Napoli e Aversa. Avevano entrambi richiesto al giudice di valutare l’omessa motivazione sulla sussistenza di cause di proscioglimento, ma la Cassazione ha rigettato i ricorsi confermando la sentenza.

I due furono arrestati nel novembre del 2021 dalla Polizia per tentata rapina aggravata in concorso poco dopo avere provato, secondo l’accusa, a svaligiare l’ufficio postale di via Pola a Ravenna. Dentro a una valigetta i due custodivano una scacciacani modello Beretta, oltre ad alcune fascette da elettricista già accoppiate presumibilmente per immobilizzare ai polsi il personale sino all’apertura delle casse temporizzate.

Rapina alle poste di via Pola (foto Massimo Argnani)

L’arresto giunse a coronamento degli approfondimenti investigativi della squadra Mobile circa alcune rapine messe a segno negli ultimi mesi a Ravenna con lo stesso modus operandi: ovvero due malviventi che - uno travisato con maschera in lattice, coppola e mascherina sanitaria e l’altro con cappellino e mascherina sanitaria - agivano a ridosso dell’orario di chiusura muniti di fascette per immobilizzare i dipendenti per infine fuggire in bicicletta.

Una volta accertata la presenza in città di entrambi i sospettati, per almeno cinque o sei giorni gli inquirenti hanno svolto servizi di osservazione e pedinamento rimanendo incollati con discrezione ai due fino a individuarne i velocipedi - una graziella e una bici da uomo - nascosti nei pressi dell’abitazione del 29enne e a intuire il possibile nuovo obiettivo da rapinare: l’istituto postale di via Pola appunto.

E’ dunque scattato un appostamento che verso le 13.30 ha permesso di bloccare i due mentre, già mascherati, stavano entrando nell’ufficio postale in un momento nel quale al suo interno c’erano un paio di dipendenti, la direttrice e un cliente. Non hanno opposto resistenza: uno si è limitato a dire: "Mi arrendo". Dalle verifiche è emerso che i due avevano entrambi precedenti specifici di polizia

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